
Radio Cassino
Cassino (FR) – Applausi per il libro “E oltre”. Stefano Callipo, l’amore per Nadia e per la vita
Nadia e Stefano. Una coppia speciale, che ha saputo creare un’alchimia pazzesca all’interno di un rapporto sentimentale che è prerogativa di pochi. Un rapporto destinato a rappresentare una parentesi, sebbene lunga e intensa, ma pur sempre una parentesi. Almeno per quanto riguarda la parte terrena. Lei è Nadia Federiconi, lui è il marito Stefano Callipo. Entrambi sono i protagonisti del libro “E oltre. Viaggio di Nadia nella malattia” dove quell’oltre è ciò che durerà per sempre e che il noto psicologo e psicoterapeuta ha trasformato in un racconto di grande forza interiore.
A Cassino, questo libro che si legge in un soffio è stato presentato venerdì sera nella Sala Restagno, trasformata per l’occasione in un luogo in cui svelare i sentimenti. Propri e degli altri. In un accavallarsi di emozioni che la promotrice dell’evento, la consigliera comunale avv. Mercedes Galasso, aveva immaginato proprio così. Come la possibilità di trasmettere al pubblico quella ferrea volontà “di abbattere il concetto di vicolo cieco”.

L’assessora alla cultura, Gabriella Vacca, ha definito l’incontro il ‘numero zero’ della sesta edizione di “Un Parco di Libri” ormai alle porte con una lunga serie di appuntamenti. E ha introdotto il contenuto del libro attraverso alcune riflessioni personali e ben centrate rispetto al tema e all’obiettivo dell’autore.

Al tavolo, la presidente della commissione cultura, Jole Falese, e la consigliera Giovanna Grossi. Stefano Callipo, nel rispondere alle prime domande della Galasso, ha fatto sì che la platea potesse entrare, sebbene in punta di piedi, in quella quotidianità del suo rapporto coniugale, per nulla stravolto dalla notizia della malattia se non per motivi logistici ed organizzativi, di cura. “Nadia ha sempre sostenuto che l’importante era fare le stesse cose. Amando. Il messaggio è che esiste ed esisterà sempre una via d’uscita. La mente si riprogramma durante una tragedia e noi lo abbiamo fatto, entrambi. Vivere la vita attorno ad un dolore ci limita e non ci fa vedere cosa c’è oltre”.
Parole che sono state accompagnate dal racconto di episodi di vita vissuta, dal ricordo di viaggi, cene, nottate in bianco, lunghissime chiacchierate a due. Senza mai perdere di vista i sentimenti, la coppia, la bellezza della natura.
Questa forza d’animo della protagonista ha colpito anche i medici che l’hanno avuta in cura e si è avvertita in tutta la sua intensità persino nel corso della presentazione del libro, grazie alla capacità di Stefano Callipo di essere diretto, semplice, mai banale. Riuscendo a creare un dibattito interessante con il pubblico.
Nella sua qualità di presidente dell’Osservatorio violenza e suicidio, esperto del Garante nazionale per i diritti delle persone private della libertà personale, Callipo ha anche affrontato il tema dei femminicidi.
“L’amore a volte inganna – ha sottolineato – ci fidiamo del prossimo e ci accorgiamo, solo dopo, dei campanelli di allarme. Chi non scappa è già diventato vittima del manipolatore che l’ha reso dipendente affettivamente attraverso scatti di aggressività veloci, scuse riparatorie; un up & down, tanto che le ragazze credono erroneamente di vivere un amore ricambiato. Tutte cose molto chiare negli articoli di giornale; molto meno quando si è coinvolti”.
Argomenti che hanno suscitato ulteriori domande e alimentato importanti spunti di riflessione. Con la consapevolezza che indagare l’animo umano è materia affascinante quanto complessa. Roba per esperti, appunto.
Ri.Ca.
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