Cassino Notizie
Macchina danneggiata, insulti e minacce. Donna “ostaggio” della vicina
Una situazione ingestibile per una quarantenne della città martire. Alcuni mesi fa ha acquistato una casa a due passi dal centro. Un sogno realizzato non senza sacrifici, un mutuo, i risparmi di tutta la vita usati per iniziare una vita nuova. Con lei il suo cagnolino. Ma quello che sembrava essere un traguardo è diventato un inizio. L’inizio di un vero incubo. Fin dai primi mesi, a seguito di piogge abbondanti, sono stati subito evidenti dei problemi al soffitto, perdite che arrivavano dal terrazzo sovrastante. Dopo alcuni sopralluoghi di tecnici e poi addirittura dei vigili del fuoco, è stato stabilito che si sarebbe dovuto procedere con dei lavori.
Quando la donna ha fatto presente la situazione agli inquilini però sono iniziati i problemi, in particolare con una vicina.
“Sono tutti d’accordo, sanno quale è il problema. Ma per una vicina non sono spese da condividere e lavori da fare. Da quando è stato sollevato il problema però la mia macchina è stata più volte danneggiata – ha raccontato la quarantenne che vive da mesi in un continuo stato di ansia – Pezzi rotti, graffi alla carrozzeria. La donna mi insulta ogni volta che mi vede, anche se ci incontriamo casualmente in altre zone della città. Dal balcone spesso mi cadono addosso rifiuti, in alcuni casi sono cadute anche bottiglie. Mi viene difficile pensare che siano tutte casualità, anche perché queste “cadute” sono accompagnate da invettive aggressive al mio indirizzo”.
La quarantenne ha chiesto aiuto più volte alle forze dell’ordine senza riuscire a venire a capo della situazione. Una vita complicata, la madre persa quando era ancora una ragazzina, poi la morte di un fratello e solo un anno fa la morte di un altro fratello. Un tumore con il quale ha dovuto fare i conti.
“Ho ricontattato l’agenzia per chiedergli di rimettere la casa in vendita, ma mi è stato detto che per ora non è possibile. Ma così non posso andare avanti. Ho paura persino di uscire la sera per portare a spasso il cagnolino, temo per la mia incolumità. Mi è stato augurato più volte di fare la fine di mio fratello. Io e il mio cane. Non ho mai fatto del male a nessuno e non capisco questo accanimento”.
La donna ci racconta con voce tremante che non vive più. E come se non bastasse oltre ai numerosi controlli di salute sono iniziati anche problemi sul lavoro, problemi causati dalla crisi che si è abbattuta sul territorio.
Un vero incubo che sta consumando la donna tanto da levarle il respiro e da costringerla a vivere in trappola nella sua stessa casa, una casa tanto agognata diventata però un carcere. E il sorriso che l’ha sempre contraddistinta, nonostante tutte le difficoltà che la vita le ha messo di fronte, ormai non esiste più. Ha lasciato spazio ad angoscia e paura.
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