Radio Cassino
Anagni (FR) – Novo Nordisk sospende il farmaco anti-obesità, le sigle sindacali si mobilitano
Gruppo Novo Nordisk si va verso una mobilitazione delle sigle sindacali, preoccupate delle scelte del leader mondiale nel settore farmaceutico per quanto riguarda il sito di Anagni recentemente acquistato da Catalent. Uno stabilimento considerato strategico per la
produzione dei farmaci anti-obesità.
E’ accaduto che nelle ultime ore, l’azienda ha comunicato la decisione di sospendere
temporaneamente la produzione del farmaco Wegovy presso il sito di
Anagni. “Tale scelta – sottolineano le Rsu e le segreterie territoriali di Filctem Cgil e Femca Cisl – si inserisce sicuramente dopo l’annuncio delle settimane scorse di una contrazione del mercato, con un calo dell’8% nelle vendite globali e una perdita di oltre 60 miliardi di euro di capitalizzazione in borsa.
La concorrenza di Eli Lilly, con i farmaci Mounjaro e Zepbound, ha inciso pesantemente sulla tenuta commerciale di Novo Nordisk, che oggi si trova ad affrontare uno scenario
completamente mutato soprattutto nelle aspettative commerciale.
Le cause principali della crisi:
– Saturazione della capacità produttiva e ritardi nell’adeguamento alle
richieste di mercato.
– Carenze di approvvigionamento che hanno spinto pazienti e medici
verso farmaci alternativi.
– Concorrenza più aggressiva e meglio organizzata da parte di Eli Lilly.
– Diffusione incontrollata di copie non autorizzate del principio attivo
semaglutide negli Stati Uniti.
– Difficoltà legali e brevettuali, con la scadenza anticipata del brevetto di
Ozempic in Canada.
L’Impatto sul sito di Anagni:
– Lo stabilimento, presentato come polo strategico europeo, è oggi
coinvolto in una sospensione della produzione di uno dei farmaci chiave,
con potenziali ripercussioni sull’occupazione e sulla continuità
industriale.
– L’investimento iniziale di oltre 2 miliardi di euro e le promesse di crescita
occupazionale rischiano di essere compromessi se non verranno
garantite nuove linee produttive e un piano di espansione industriale
credibile.
Richieste delle organizzazioni sindacali:
– Chiarezza immediata da parte dell’azienda sul futuro dello stabilimento
e sulle tempistiche della sospensione.
– Tutela dei livelli occupazionali e garanzia che nessun lavoratore venga
penalizzato da scelte aziendali non condivise.
– Avvio di un tavolo di confronto urgente con le istituzioni locali, regionali
e nazionali per monitorare l’evoluzione della crisi e salvaguardare il ruolo
strategico del sito di Anagni.
– Trasparenza sugli investimenti futuri e sulle prospettive produttive,
affinché il territorio non subisca le conseguenze di scelte industriali
dettate da logiche finanziarie.
Le organizzazioni sindacali rimangono vigili e determinate nel difendere i
diritti dei lavoratori e il valore industriale del sito di Anagni, patrimonio
del territorio e risorsa fondamentale per il sistema sanitario europeo.
Alla luce della gravità della situazione, le organizzazioni sindacali
effettueranno delle assemblee e unitamente ai lavoratori assumeranno
delle decisioni su una mobilitazione che dovrà vedere il coinvolgimento di
tutto il territorio”.
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