La donna straniera che ieri nella scuola del figlio aveva chiuso a chiave un carabiniere dopo essere stata contattata per l’ennesimo episodio di aggressione dell’adolescente è arrivata a bordo di un’auto dei carabinieri in tribunale di prima mattina.

Ieri la comunità di Cervaro ha vissuto una delle giornate più buie degli ultimi anni, in particolare le mamme degli studenti delle medie hanno vissuto ore di tensione per quello che stava accadendo dentro l’istituto. Numerosi gli episodi denunciati fin dall’inizio della scuola che hanno visto il figlio della donna protagonista di episodi di aggressioni fisiche e verbali ai danni del personale scolastico, insegnanti e compagni. Ieri poi l’apice quando il ragazzo ha puntato una pistola, poi essersi rivelata giocattolo, contro un’insegnante davanti a numerosi coetanei. Nei giorni scorsi la donna aveva anche aggredito un’assistente sociale nei pressi della scuola primaria.

Entrata nel Palazzo di Giustizia prima delle 9 ne è uscita dopo alcune ore, per lei era in programma l’udienza di convalida. La donna, assistita dall’avvocato Mastronardi, è stata rimessa in libertà mentre l’apertura del dibattimento è stata rinviata al prossimo 26 gennaio. Misura convalidata per la quarantenne sottoposta adesso all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria ogni giorno

La decisione attesa dalle famiglie è arrivata da pochi minuti e ora in tanti hanno paura che si possano registrare nuovi episodi. La comunità si appella ancora una volta alle istituzioni. “La decisione è stata presa in base alle leggi, ma non ci sentiamo tutelati. Avevamo paura prima e l’abbiamo ora. Abbiamo visto tutti quello che è accaduto. Chiediamo certezze”.

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