Cassino Notizie
Impianto di biometano in via Cerro, ora arriva la lettera del sindaco
“Chiedo pertanto l’attivazione dei poteri di controllo a ciascuno spettanti per garantire ai cittadini che l’attività non contrasti con le norme vigenti e sia stata regolarmente autorizzata sotto ogni profilo di tutela degli interessi pubblici coinvolti”: è quanto si legge in uno dei passi finali della lettera del sindaco Enzo Salera a vari organi dell’amministrazione del nostro Stato.
L’attività cui si fa riferimento riguarda quella della società Neoagroenergie s.r.l. per l’autorizzazione di un impianto di biometano da fonte rinnovabile (biogas) in zona Cerro del Comune di Cassino. Su tale progetto della società c’è già stata una sentenza di diniego del Tar ma la decisione è stata sospesa dal Consiglio di Stato. Al momento la questione è, quindi, sub iudice.
In ragione di tale provvedimento giurisdizionale la società ha dato inizio ad una serie di lavori di cantierizzazione dell’area funzionali alla realizzazione dell’impianto. Cosa che ha ulteriormente allarmato i cittadini.
Diverse le Amministrazioni cui la lettera è stata indirizzata. Sono le seguenti: la Regione Lazio, la Provincia di Frosinone, l’Arpa Lazio, l’Asl, il Consorzio di Bonifica, l’Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale, il Genio Civile Lazio Sud, la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina, il Corpo Forestale dello Stato, il Comando dei Vigili del Fuoco di Frosinone, la società Autostrade per l’Italia.
Interessate, naturalmente, anche le aree Gestione del Territorio e Tecnica comunali (in particolare il Servizio Ambiente e la Commissione Locale per il Paesaggio), nonché il Suap. Quest’ultimi organismi vengono invitati a trasmettere, con separata comunicazione, alle amministrazioni destinatarie della lettera del sindaco tutta la documentazione relativa all’impianto.
Nella lettera il sindaco si fa interprete della grande preoccupazione a lui rappresentata dai cittadini, non solo dai residenti della zona “in ordine al fatto che la costruzione e messa in esercizio di tale impianto – scrive il primo cittadino – potrebbe essere pregiudizievole per la sicurezza e la salute pubbliche, per la tutela dell’ambiente e del paesaggio, oltre che per il corretto sviluppo urbanistico del territorio”. Ed aggiunge: “Inoltre mi è stata segnalata la poca chiarezza in ordine alle modalità realizzative dell’impianto, la presunta assenza di tutte le prescritte autorizzazioni e, in generale, la mancanza di certezza riguardo alle modalità di approvvigionamento dei sottoprodotti da destinare alla struttura da parte della società”.
Il tutto, peraltro, su un’area vicina a centri urbani residenziali a destinazione urbanistica agricola, soggetta, in parte, ad almeno due vincoli di natura paesaggistica.
Non risulta, infine, che siano state rilasciate autorizzazioni paesaggistiche, né è dato sapere se vi sia stata l’autorizzazione per le emissioni in atmosfera, ovvero se l’impianto sia soggetto ad altro tipo di autorizzazione per l’attività che intende svolgere.
Il primo cittadino l’ha inoltrata l’altro ieri
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