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Incendio in via Zamosch, al via la conta dei danni. Tanta la paura dei residenti

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L’incendio divampato nel pomeriggio in un’attività commerciale di via Zamosch è stato domato, ci sono volute diverse ore e un importante intervento dei vigili del fuoco per riuscire a spegnere le fiamme che hanno raggiunto diversi metri di altezza. La palazzina è stata evacuata, la scena che ci si trova di fronte sembra uscita da un film. L’aria nella zona è ancora irrespirabile. La facciata del palazzo è nera, anche le mura retrostanti e quelle delle palazzine limitrofe hanno riportato danni.

Durante l’incendio si sentivano continue esplosioni probabilmente dei motorini presenti nell’attività. Da alcune indiscrezioni sembrerebbe che la pavimentazione delle abitazioni al primo piano abbiano riportato seri danni. Gli inquilini sono stati fatti evacuare e già da domani i tecnici preposti procederanno ai controlli necessari per stabilire la sicurezza del palazzo e la possibilità di rientro. Anche eventuali tempistiche ed interventi da eseguire.

I vigili del fuoco sono riusciti a salvare diversi animali domestici presenti nella palazzina e ad evitare il peggio, che le fiamme arrivassero anche nelle abitazioni dei condomini a ridosso della palazzina di via Zamosch.

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, spetterà a loro, con l’ausilio dei vigili del fuoco e dei tecnici, capire cosa sia accaduto e ricostruire la dinamica dei fatti. I residenti intanto sono spaventati e amareggiati, oltre al fumo denso e irrespirabile, i danni alle abitazioni potrebbero causare disagi e criticità. E qualcuno si chiede se l’attività commerciale, un’officina, sarebbe potuta essere in quel posto visto il tipo di lavori che si eseguivano. Altri hanno unito i diversi episodi che si sono registrati nelle ultime settimane, dove diverse auto sono andate a fuoco e ieri, a meno di 24 ore dall’incendio di oggi, un altro episodio in un’attività commerciale uguale. Forse l’eccessivo caldo in presenza di alcuni materiali e ingranaggi può aver “facilitato” qualche innesco.

“Oggi siamo stati tutti miracolati – ha dichiarato una residente visibilmente scossa e con un borsone in mano – Perché nei palazzi si sa ci sono tubi del gas, impianti elettrici. Sarebbe potuto saltare tutto per aria con noi dentro. E allora oggi non avremmo visto una facciata nera, ma un vuoto e lacrime. Non voglio essere catastrofica, ma la paura è tanta ancora adesso. Prima di rientrare in casa vogliamo essere certi che tutto sia sicuro, in tutte le palazzine del cortile”.

A rischio la biblioteca della facoltà di Lettere

Tanta la paura anche per la biblioteca della facoltà di Lettere che si trova nello stabile adiacente all’officina. Perché, nonostante la facoltà sia stata spostata nella nuova sede della Folcara, in via Zamosch è rimasta la biblioteca con l’enorme patrimonio di opere che conserva. Un tesoro che ancora deve essere trasferito. Nei locali della biblioteca ci sono, ovviamente, ancora gli impiegati e gli studenti che hanno necessità di consultare i volumi. Il rettore ha inviato immediatamente anche personale dall’Ateneo che si è messo a disposizione delle operazioni. “La fuliggine causa danni importanti ai libri, soprattutto quando si parla di volumi antichi, delicati e unici – ha spiegato un esperto – Bisogna fare quindi la massima attenzione per evitare di esporli ad eventuali materiali che possano deteriorarne le pagine”.

L’incendio che si è registrato oggi rappresenta l’ennesima ferita a una città che sembra funestata da molti, troppi episodi che ne turbano la quiete andando ad impattare con violenza sia nella quotidianità che sull’ambiente.

Gli ambientalisti fanno il punto: e non è niente di buono

A fornire informazioni su quello che potrebbe essere andato a fuoco è Edoardo Grossi: “Visto che sui social ci sono “scienziati“ che sanno tutto è giusto conoscere quali sostanze sprigiona un incendio di materiali quali pneumatici e plastica. “La combustione di pneumatici e plastica sprigiona una varietà di sostanze nocive, tra cui diossine, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), monossido di carbonio, anidride carbonica, acido cloridrico (se presente PVC), e particolato fine. Questi inquinanti possono avere gravi impatti sulla salute umana e sull’ambiente”.
“Questo è allarmismo!” ha concluso non senza amaro sarcasmo l’ambientalista.

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