Depuratori di Ceccano e Villa Santa Lucia, si è concluso presso il tribunale di Frosinone il processo riguardante il Consorzio ASI di Frosinone, AeA e Navarra Spa con ben quindici persone a giudizio. Il giudice monocratico Antonio Ruscito ha disposto l’immediato dissequestro dell’impianto di depurazione in località Colle San Paolo a Ceccano.

Assoluzione perché il fatto non sussiste sia per quanto riguarda il reato di traffico illecito di rifiuti in merito ai due impianti di depurazione di Ceccano e Villa, sia per il reato di inquinamento ambientale del fiume Sacco e dell’aria nel comune di Ceccano. Assolti con formula piena Riccardo Bianchi, già presidente della AeA e Antonio Cavallaro, già direttore della AeA, difesi dagli avvocati Sandro Salera, Paolo Marandola e Domenico Marzi. Assolti anche il Consorzio Asi e il direttore Ferrucci, difeso dall’avvocato Angela Valente.

Le accuse riguardavano la gestione considerata illecita nel trattamento di ingenti quantitativi di rifiuti classificati come non pericolosi piuttosto che come pericolosi. Si contestavano ingenti profitti illeciti per il trattamento, presso il depuratore di Ceccano e quello di Villa Santa Lucia, di fanghi di depurazione ritenuti pericolosi e accompagnati da analisi non esaustive. Rifiuti poi gestiti come non pericolosi anche per lo smaltimento, con costi nettamente inferiori al dovuto secondo l’accusa. Oltre a ritenere a carico la responsabilità della compromissione dell’aria circostante l’impianto di Ceccano, caratterizzata da miasmi nauseabondi.

L'articolo Frosinone – Traffico illecito di rifiuti e inquinamento nel Sacco, assolti Consorzio Asi, AeA e Navarra proviene da Radio Cassino.