Radio Cassino

Frosinone – ABB, Fiom CGIL boccia l’accordo: peggiorativo e viola le norme

giovedì 04 dicembre 2025

ABB Frosinone, FIOM CGIL FROSINONE LATINA E RSU FIOM ABB intervengono sulla dorma dello ‘storivo accordo’ .

“Nella giornata di martedì 2 dicembre 2025 la RSU FIM-CISL, UILM-UIL, UGLM dello stabilimento Abb Frosinone, hanno sottoscritto per la terza volta, un accordo in deroga, riguardante i circa 480 lavoratori con contratto a termine presenti da diversi mesi in azienda.

Non si tratta del primo ma del terzo accordo in deroga consecutivo. Il primo sottoscritto in data 4 febbraio 2020, il secondo in data 2 febbraio 2023, e quest’ultimo di durata biennale.

In sostanza, con questi accordi assolutamente peggiorativi, Abb per circa 9 anni (dal 4 febbraio 2020 al dicembre 2028), ha potuto derogare, cioè peggiorare non solo il contratto collettivo nazionale ma anche le leggi in materia di contratti a termine.

In tutti i tre gli accordi, falsando la realtà delle cose, si giustifica la firma scrivendo che l’accordo avrebbe natura temporanea, quando questa situazione grazie alla firma di Fim Uilm Uglm, dura per ben nove anni, e quindi è diventata una situazione stabile e non temporanea.

Nove anni dove Abb Frosinone -unico stabilimento italiano del gruppo- può utilizzare liberamente i contratti a termine confermandone una minima parte e lasciando a casa tutti gli altri.

Chi si vuole accollare il merito dei lavoratori confermati in questi anni, deve avere l’onestà intellettuale di dire quanti sono stati i lavoratori che Abb ha potuto utilizzare per più mesi rispetto alla legge e al contratto, per poi non confermarli.

A proposito dei lavoratori confermati, troviamo davvero sconcertante che a soli pochi giorni dalla firma unitaria del contratto nazionale si sottoscriva un accordo assolutamente peggiorativo riguardante i contratti a termine.

Contratto nazionale che prevede una percentuale del 20% di stabilizzazione dei contratti a termine mentre a Frosinone se ne stabilizzano solo il 12% nel primo anno e 10% nel secondo, dopo anni in cui si è concesso all’azienda una condizione derogatoria.

A tutti i lavoratori vogliamo dire due semplici cose: 1) Questi accordi sono in evidente violazione delle norme contrattuali e di legge (le sentenze hanno reso chiaro l’obbligo di assunzione dopo 24 mesi) e quindi facilmente contestabili in qualsiasi sede giudiziale. La Fiom ha contestato ad Abb una serie di violazioni riguardanti alcuni lavoratori dello stabilimento di Pomezia, lavoratori che sono stati poi assunti a tempo indeterminato.

2) La Fiom Cgil si rende disponibile ad impugnare i contratti di tutti coloro che non saranno confermati per dimostrare che questi accordi non solo peggiorano i diritti ma violano le leggi in materia”.

 

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