Cassino Notizie

La sua figura distinta, il suo passo, il suo pacato incedere lungo le strade di Cassino. Da via Arigni al centro, su viale Dante, lungo il Corso. Tra i negozi che di anno in anno hanno aperto e chiuso i battenti, tra le attività storiche e i suoi proprietari.

Una tappa fissa, quella in edicola. Non c’era stagione, mese, festività che tenesse. Con sole o pioggia, in compagnia o da solo, i giornali ben ripiegati sotto il braccio, le notizie della giornata sulla carta stampata.

Con il preside Grossi era impossibile non fermarsi a scambiare due chiacchiere, sapeva offrire analisi sulla quotidianità, tra spunti critici e osservazioni che potevano mettere in difficoltà il più attento degli interlocutori. Salutava tutti, perché in migliaia erano stati suoi studenti.

Un punto di riferimento nel panorama culturale non solo di Cassino, ma dell’intero territorio. Per molti cassinati il preside Grossi era molto più che un semplice professore, era un punto di riferimento, una figura mitologica, impossibile da mettere in discussione. Mancherà vederlo passeggiare, mancherà ascoltare le sue “lezioni” on the road. I suoi completi che sembravano usciti da un romanzo del ‘900, quei cappotti color cammello e l’impermeabile. E mancherà anche molto quel suo sguardo penetrante, che ti scrutava e arrivava a colpirti fin dentro, facendoti sentire sempre come uno studente in piena interrogazione, con un’idea forte da difendere davanti al professore che era sempre due passi più avanti.

E domani ci alzeremo un’ultima volta vedendo entrare il Preside Grossi in “classe”, un addio che pesa sulla comunità e che lascia un enorme vuoto, ancora un grande vuoto a Cassino.

Il funerale si svolgerà domani alle 15 nella chiesa di Sant’Antonio.

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