Radio Cassino

Cassino (FR) – Sanità da curare, in consiglio si snocciolano i dati e si illustra la terapia

Consiglio comunale straordinario sulla Sanità, in apertura l’assise oggi ha onorato la memoria del compianto prof. Giuseppe Grossi, già preside e scrittore, uomo di grande cultura che con il suo operato e i suoi scritti ha dato lustro alla città di Cassino.

Alla presenza della presidente della Commissione Sanità della Regione Lazio, Alessia Savo, del DG dell’Asl di Frosinone, Arturo Cavaliere, della Direttrice Sanitaria Maria Giovanna Colella e del Direttore Amministrativo Giovannino Rossi e del direttore sanitario del Santa Scolastica, Mario Fabi, il presidente del consiglio Barbara Di Rollo ha sottolineato l’unanimità con cui si è decisa la convocazione dell’assise, ma anche la presenza dei sindaci della Consulta del Cassinate e di numerosi operatori sanitari del Santa Scolastica.

Al sindaco nonché presidente della Consulta, Enzo Salera, il compito di fare una panoramica sull’utenza del Santa Scolastica, degli altri ospedali distrettuali e sulla medicina territoriale. Con particolare riferimento alle criticità che emergono da tempo. Allo scopo sono state proiettate delle slide commentate proprio dal primo cittadino.

“Il punto fondamentale è la carenza di personale” ha evidenziato Salera nel fare confronti tra le strutture ospedaliere di Frosinone, Sora e Cassino. “La medicina d’urgenza del Santa Scolastica (DEA di I livello) può contare su 5 medici strutturati, dovrebbe averne 20. Nel 2024 ha avuto 35.250 accessi e calcoliamo che tutta la struttura ha un bacino di utenza che può arrivare a 200mila utenti”. Il sindaco ha poi visualizzato e commentato i dati relativi a Ginecologia, Radiologia, Chirurgia generale e Cardiologia, Ortopedia, soffermandosi anche sull’assistenza domiciliare, Nad, trasfusionale. E ancora Consultorio, Serd, Csm, Tsmree. Infine, la situazione sicurezza.

Per consultare i dati illustrati dal primo cittadino:

Slide Sanità Sindaco

“Si dà troppa rilevanza ai casi di malasanità – ha sottolineato il sindaco -. Non possiamo gettare la croce sugli operatori sanitari. Abbiamo delle criticità importanti e avviamo oggi un percorso. Vogliamo monitorare questo discorso con l’Asl e con la regione Lazio. Rappresentiamo il territorio, i cittadini e andiamo al di là dell’appartenenza politica. Sappiamo che ci sono dei problemi che non possono più essere rinviati e quindi l’appello a tutte le parti è di dare delle risposte concrete ai cittadini e agli operatori sanitari”.

I consiglieri hanno avuto dieci minuti ciascuno a disposizione per illustrare ulteriori criticità relative al territorio e per sollecitare interventi. Si sono espressi, non senza alcuni momenti di grande emozione per il proprio coinvolgimento personale, i consiglieri Ornella Rodi, Maria Rita Petrillo, Andrea Varone, Luca Fardelli, Silvestro Golini Petracone, Carmine Di Mambro, Francesco Evangelista, Arduino Incagnoli. Ognuno di loro ha messo in evidenza elementi di grande interesse.

Dopo aver ascoltato con grande interesse, è intervenuto il Direttore Generale della ASL di Frosinone Arturo Cavaliere, che ha condiviso dati, progetti e risultati concreti già conseguiti a partire dal 1° aprile 2025, giorno di insediamento della nuova governance aziendale.

“In un contesto nazionale segnato da difficoltà diffuse – ha affermato il DG Cavaliere – Cassino, per collocazione geografica e distanza dai grandi poli urbani, sconta un aggravamento delle criticità comuni a molte aree del Paese, soprattutto nella capacità attrattiva del personale sanitario. Ma nonostante questo, stiamo imprimendo una svolta concreta e misurabile, con investimenti mirati, programmazione strutturata e una visione strategica chiara. Non neghiamo l’esistenza di criticità ma dal nostro primo giorno siamo sempre stati pronti ad affrontarle”.
il DG illustra i dati

I numeri dell’impegno: assunzioni, cantieri e fondi per rilanciare la sanità nel cassinateA sei mesi dall’insediamento della nuova governance, il Direttore Cavaliere ha raccontato il suo impegno concreto e i risultati. Il primo dato riguarda le assunzioni. Con un impegno agevolato dall’interlocuzione con la Regione Lazio guidata dal Presidente Rocca, Cavaliere ha messo in campo oltre 450 posti a bando, con varie procedure. Solo a giugno si contavano già oltre 270 posti banditi. Dal 1 aprile in poi sono stati 328 i nuovi ingressi nella ASL di Frosinone, con varie forme contrattuali: di questi, 80 sono stati destinati proprio a Cassino. Un potenziamento importante che riguarda tutti i settori del personale sanitario e amministrativo e che ha permesso un aumento percentuale di dipendenti di oltre il 5%.

A distanza di appena sei mesi dall’insediamento della nuova governance, su un mandato di tre anni, sono già visibili i primi importanti risultati che si affiancano anche al rafforzamento dei rapporti fra Azienda e prestigiosi Atenei del Lazio: per una sanità più solida e per attrarre giovani professionisti, Cavaliere ha attivato una serie di convenzioni con università, tra cui Tor Vergata con 12 scuole di specializzazione e l’Università del Buon Consiglio di Tirana per i tirocini teorico-pratici per studenti di Medicina e Chirurgia.

Lo sforzo dell’ASL intanto mira a offrire un servizio efficiente nei Pronto Soccorso. Dopo un concorso per 20 posti di fatto andato deserto e numerosi avvisi indetti, solo la manifestazione di interesse per incarichi a p. iva ha soddisfatto il fabbisogno dei Dirigenti medici necessari al funzionamento dei P.S. Gli incarichi, prorogati fino al 31 ottobre, cesseranno però grazie a un servizio per la fornitura di servizi di Medicina e Chirurgia di urgenza e accettazione, per 24 mesi, che entro la fine dell’anno si prevede di avviare. Una procedura ai sensi della normativa vigente che permette di esternalizzare il servizio nel caso in cui tutte le procedure normalmente previste abbiano avuto esito negativo.

Oltre 20 nuovi medici infatti, al fianco degli attuali 17 medici strutturati dell’Azienda, garantiranno un totale di 63mila e 800 ore annue (al posto delle attuali 60mila) con un rapporto esclusivo e privilegiato. Più garanzie di ferie, turni e riposo sempre coperte, personale qualificato e con adeguata preparazione ed esperienza, un rapporto improntato verso un’ottica più aziendalista che libero professionale. L’obiettivo è rispettare i criteri di qualità di performance e di riqualificazione attesi, contribuendo a diminuire i minuti di attesa fra triage e dimissione per il ricovero con un’assistenza mirata a soddisfare tutti i bisogni di salute del territorio.

Il Pronto Soccorso di Cassino è intanto in una fase di rilancio: a dicembre è prevista la consegna definitiva dei nuovi spazi, ristrutturati con fondi del Giubileo. Circa 1.655 metri quadrati garantiranno ambienti più accoglienti, percorsi differenziati e ripensati, con sale e locali ristrutturati e riorganizzati. Importante è anche il lavoro di ridefinizione della hall, del triage, delle sale di attesa (in tutti i P.S.) nel rispetto dei percorsi chiari, di un design e di un layout pulito attenendosi alle nuove prescrizioni della identità visiva regionale.

Sempre in campo di interventi edilizi, sono oltre 19 milioni i fondi dedicati a Cassino su tutti quei cantieri che, insieme agli altri del territorio della provincia, sono stati attivati fra maggio e giugno dopo l’accelerazione impressa da Cavaliere. Riguardano strutture sanitarie territoriali come Case e Ospedali di Comunità, fondamentali per la presa in carico dei pazienti cronici e per alleggerire la pressione sui Pronto Soccorso. Fra giugno e luglio Cavaliere ha attivato tutti i cantieri fra OdC e CdC, imprimendo una svolta ai cantieri PNRR. Ma ci sono anche ampliamenti, adeguamenti antismici e adeguamenti alla normativa antincendio.

 

Presentati anche dati e informazioni sulle aree critiche del territorio di Cassino, fra cui l’ADI, la NAD e alcune specifiche specialità mediche.

Tutto questo oggi è ancora più possibile grazie al lavoro della Direzione Strategica che, lo scorso agosto, ha portato a termine – con il supporto della Regione Lazio – l’approvazione del nuovo Atto Aziendale, dopo una fase di impasse tecnico-amministrativa durata quasi due anni. Un risultato di rilievo che attualizza la programmazione sanitaria regionale e rappresenta la base normativa e organizzativa per imprimere con maggiore forza la svolta evolutiva dell’Azienda nel suo complesso nonché del presidio di Cassino.

 

 

 

 

 

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