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Fernando Evangelista, il “dottore” del ferro

mercoledì 17 dicembre 2025

5 MIN

di Paola E. Polidoro – Fernando Evangelista, una passione per il ferro nata quando era un bambino. Da oltre sei decenni forgia opere uniche che si trovano in giro per il mondo.

Non aveva ancora 10 anni Fernando quando, per andare a scuola, passava davanti alla bottega del fabbro del paese. Viveva a Pignataro il piccolo Fernando e quel posto ai suoi occhi sembrava magico. Così senza pensarci due volte ha iniziato a dare una mano al fabbro. Al tempo non era insolito vedere un ragazzino lavorare nelle botteghe. Ma per Fernando quello non era un lavoro, era una vera ispirazione. A 14 anni, poco più che adolescente, era già in società con il suo maestro.

La sue famiglia non veniva dal settore, si occupava di altro, ma sembrava quasi che quel mestiere scorresse nelle vene di Fernando. Quando la bottega ha chiuso Fernando non si è fermato, e in sella alla sua bicicletta da Pignataro si avviava ogni giorno a Cassino, in un’altra bottega che si trovava al Colosseo. Erano gli anni ’60 e quella all’ingresso di Cassino era poco più che una baracca. Il padrone lasciava le chiavi al giovane garzone che era cosi entusiasta da arrivare per primo la mattina e andare via per ultimo la sera.

Quando è morto il padrone la bottega è passata a Fernando. Nessuno si è fatto avanti per imparare questo mestiere, un mestiere antico che però ancora oggi rappresenta una risorsa per arredatori e designer. Fernando acquistò la baracca, investì tutti i suoi averi, poi con il tempo liquidò tutte le tasse sulle aree circostanti e quella baracca è a tutti gli effetti sua.

“Oggi mi chiedono ancora di fare lavori, ma ho 76 anni e non ce la faccio più. Ho lavorato un po’ ovunque, ho fatto lavori per famiglie, per aziende. Per la mia famiglia ho realizzato un cancello particolare, talmente tanto che un giorno arrivò un uomo a chiedermi se fossi in grado di riprodurre un cancello che aveva visto. Quando me lo mostrò scoppiai a ridere. Era un mio lavoro”.

Fernando ha due fratelli, ma è stato l’unico a intraprendere questa strada. Crescendo ha trovato l’amore e ha avuto due figli, un maschio e una femmina. Nessuno però ha seguito le sue orme. “A venti anni ho provato a portare mio figlio con me, ma non era una sua passione. Questo è un lavoro che ti deve piacere”. Oggi Fernando è nonno di due bellissime nipotine, che ogni volta che possono si fermano alla bottega del nonno per vederlo creare dal nulla, da semplici barre di ferro, ghirigori, lampade, inferriate, iniziali da inserire su abitazioni. E tanto, tanto altro.

Fernando però sta per andare definitivamente in pensione e presto la serranda della sua baracca un po’ ammaccata, parte della storia di Cassino, resterà abbassata. “Ormai la gente chiede e pretende di pagare pochi euro per lavori che costano molto di più. Mi parlano di prodotti su internet o di grandi magazzini, ma quello che faccio io è diverso. Sono pezzi unici. Poi, a dire la verità, inizio a essere un po’ stanco”. Mentre Fernando si racconta lavora sulla forgia incandescente, arriccia quella che diventerà la struttura di una lampada, il suo sguardo è vivo, una fiamma nei suoi occhi proprio come quella sulla quale poggia il materiale scuro. Scuro come i suoi occhi di artigiano sapiente. Anche se Fernando è un po’ stanco, la sua mente viaggia e la sua voglia di fare non sembra essere d’accordo con la decisione di fermarsi.

Nella bottega del Colosseo si possono scorgere attrezzature che hanno attraversato il secolo scorso, fino ad arrivare ad oggi. Ogni piccolo pezzo è conservato, anche se “avanzo” di qualche lavoro, perché come ci insegna Fernando, tutto può trovare una seconda vita. C’è l’incudine, come quella che si vede spesso nei cartoni animati, il tornio, ci sono ganci, martelli, pinze per ogni tipo di lavoro. Un odore forte, di bruciato, di lavoro. Su un tavolo da lavoro ci sono disegni, prototipi di quello che Fernando ha realizzato. E ci sono persone oltreoceano che hanno cancelli realizzati con maestria proprio da lui. “Pezzi” di Fernando sparsi un po’ qua e là, una grande eredità. Un vanto per la città e per il territorio, anche se sconosciuta a molti.

Fernando, classe ’49, nato sotto il segno del toro, oggi ha 76 anni e lavora a pieno regime da quando ne aveva poco più che 10. A dodici anni era operativo sotto la guida del suo primo maestro. Manca poco a festeggiare i 65 anni di attività, portati avanti con amore e dedizione, in un lavoro che sa di antico e che, purtroppo, si sta perdendo.

E anche se lui continua a dire di essere un po’ stanco e di voler chiudere, non si ferma e continua a scaldare, martellare, arricciare, creare. Una tempra forte, come quella del materiale che lavora.

Questa è la vita di Fernando Evangelista, il dottore del ferro.

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