Radio Cassino

Un corteo di studenti rappresentanti delle varie scuole superiori della città, in prevalenza al femminile, con la bandiera della pace in testa, cartelloni e gridando slogan pro Palestina, questa mattina, ha sfilato per le vie cittadine ed è quindi confluito in piazza De Gasperi, davanti al Comune.

Tutto si è svolto in maniera civile e corretta, con le forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Locale) presenti ma senza che ci sia stata necessità di interventi di alcun tipo. Si sono limitati ad osservare gli studenti manifestare pacificamente la loro condanna per il massacro di un popolo e per le imbarcazioni abbordate e sequestrate in acque internazionali da Israele, a 70 miglia da Gaza; oltre ovviamente all’arresto dei volontari della Flotilla (tra cui 46 italiani) per i quali sono state avviate le udienze senza assistenza legale.

Il filo conduttore della manifestazione ha riguardato anche la condanna per chi, rispetto a quanto di orribile è stato sinora compiuto in quella disgraziata parte del mondo, dove si sradica un popolo dalla sua terra e dove si spara e si lascia morire di fame la inerme popolazione civile, in particolare bambini, donne, anziani,rimane in silenzio, non fa sentire la sua voce contro il “genocidio in corso”. “Chi rimane in silenzio, è complice”, si leggeva in uno dei tanti cartelli scritti dagli studenti.

L’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Enzo Salera, il suo vice Gino Ranaldi, l’assessore Francesca Calvani, i consiglieri Edilio Terranova e Fausto Salera, hanno solidarizzato con i manifestanti. Il sindaco, dalle scale dell’ingresso principale del Comune, ha portato loro il saluto e la vicinanza solidale della istituzione da lui rappresentata. Ha indicato la bandiera della pace accanto a quella palestinese poste nella parte alta dell’ingresso del palazzo municipale a simboleggiare il messaggio che parte da questa nostra città e da chi ha l’onore di amministrarla.

“Siamo al vostro fianco – ha detto il sindaco – pienamente solidali con voi in una battaglia giusta. Mi complimento con voi perché mostrate maturità, piena consapevolezza, vicinanza ideale ad un popolo aggredito, espulso dalla sua terra con la violenza delle armi. Il mondo non può rimanere a guardare mentre si lasciano morire di fame bambini, donne, anziani. Voi, manifestando, unendovi alla lotta di migliaia di persone scese in piazza in queste ore in molte città italiane e nel mondo, state dando un buon esempio. Grazie”.

Una rappresentanza studentesca è poi stata invitata da Salera a salire al primo piano del Comune. Qui, insieme, sono stati fotografati davanti a due gigantografie che, a simboleggiare le tragedie della guerra, riproducono le distruzioni dell’Abbazia e della nostra città nel secondo conflitto mondiale.

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