“Esprimo la mia solidarietà alla comunità scolastica di Frosinone, oggi colpita da gravi episodi di violenza, e un augurio di pronta guarigione al collaboratore scolastico rimasto ferito. L’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio segue sin dal primo momento, con la massima attenzione, gli sviluppi della vicenda. Un sincero ringraziamento alle Forze dell’Ordine per il tempestivo intervento. Mi auguro che si faccia al più presto piena luce su quanto accaduto”.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ieri non ha fatto mancare la sua vicinanza al dipendente dell’IIS Angeloni di Frosinone e a tutta la comunità scolastica che è stata presa di mira attraverso un ‘raid’ che ha preoccupato e lasciato attoniti.

L’operatore scolastico, dopo aver cercato invano di impedire l’ingresso ai quattro ragazzi, è stato colpito da una sacca contenente un mix di liquidi risultati urticanti per gli occhi. E che hanno reso necessario, nell’imminenza del gesto, l’evacuazione dell’istituto. Sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia e gli operatori del 118. Si è compreso dopo che si trattava di urina mista a birra, olio e zolfo. Nessun danno, fortunatamente, per la vittima, ma tanto spavento. Nella prima parte della mattinata, una incursione anche al Maccari anche se con modalità differenti.

Un insegnante dell’Angeloni ha postato sui social una lettera in cui non solo stigmatizza quanto accaduto, ma pone la vicenda all’interno di una più ampia ‘questione educativa’ e di problema giovanile.

Questo gesto mi interroga come docente e come insegnante, ho volutamente usato questi due termini perché più che la parola professore mi costringono a riconsiderare la nostra missione. Docente colui che mostra, insegnante colui che in segna, che mette nei ragazzi un seme che non sapremo mai se e quando fiorirà.

Non possiamo derubricare il tutto a ‘ragazzata’ o ‘fatto goliardico’ solo per non affrontare il problema, no questo non serve anzi. Peggiora ancora di più la situazione Abbiamo bisogno di giudicare, di discernere ciò che è bene e ciò che è male, senza recriminazioni o minimizzare la questione; anche questo fa parte del nostro lavoro.

I nostri ragazzi sono fatti per un di più, sono fatti per cose grandi, meritano un di più. Ecco, un di più. Questo deve essere il nostro ritorno a scuola lunedì: un di più nel guardarli per quel grande desiderio che hanno e che abbiamo avuto noi alla loro età ma che sembra abbiamo perso noi adulti”.

Solidarietà è stata espressa dal sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli, che ha parlato di “gravissimo episodio di violenza” e di “fatto inaccettabile, che colpisce profondamente la nostra comunità e mina i valori fondamentali della convivenza civile, del rispetto e della sicurezza all’interno dei luoghi dell’educazione. La scuola è e deve restare un presidio di cultura, di dialogo e di crescita, non un teatro di violenza o intimidazione”.

L'articolo Frosinone – Violenta irruzione all’IIS Angeloni, la lettera di un docente. “Non è una ragazzata” proviene da Radio Cassino.