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Cassino (FR) – Consiglio comunale senza freni, le prese di posizione dopo la bagarre in Aula

Un ‘film’ già visto, che ovviamente non fa onore a nessuno. A prescindere che nell’assise di Cassino si sieda in maggioranza o minoranza. L’ultimo consiglio comunale dell’8 settembre 2025 a volerlo seguire tutto, è stato un altalenarsi di provocazioni da ambo le parti, con accuse reciproche di voler ‘mischiare le carte’ in merito alle questioni oggetto dell’ordine del giorno o di non essere documentati e preparati abbastanza per muovere obiezioni.

Le numerose mozioni da discutere presentate da Sebastianelli, Evangelista e Incagnoli, le spiegazioni offerte dal sindaco e mal digerite, i battibecchi, le interruzioni a più riprese, gli scatti d’ira e quella ‘esasperazione’ del presidente del consiglio Barbara Di Rollo che ha suggellato la chiusura anticipata del consiglio con un ‘La mancanza di rispetto in quest’aula è da brividi Sono esasperata. Sospendo e me ne vado. Non accetto questa maleducazione”. Sipario. Ma senza applausi.

Il giorno successivo, i capigruppo consiliari di maggioranza Edilio Terranova, Andrea Vizzaccaro, Fabio Vizzacchero, Maria Rita Petrillo e Luca Fardelli hanno divulgato una nota di ‘riflessione’ pubblica sulle responsabilità di ogni amministratore.

“Ricordiamo che incombe su ciascuno di noi eletti, nessuno escluso, il dovere di governare questa città e il dovere di difendere il prestigio di un’aula che rischia ormai di perdere credibilità agli occhi dei cittadini per il comportamento scorretto di taluni. Un comportamento che non consente ai lavori consiliari di procedere nel confronto con ordine e in serenità; che produce solo un vuoto parlare e null’altro. Come sostanzialmente successo ieri.

Il consiglio comunale è organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dove – ovviamente nel rigoroso rispetto delle competenze dei vari organi dell’amministrazione comunale, si può prendere in esame qualsiasi questione o problema. Ma lo si può fare non a “ruota libera”, come si dice. Lo si può fare in perfetta coerenza con l’argomento di volta in volta in discussione, senza strumentali divagazioni o premeditati quanto gratuiti attacchi al sindaco e all’operato dell’amministrazione, scambiando lo scranno consiliare per un palco di campagna elettorale.

Ciò non significa – si badi bene! – che si voglia impedire la critica politica, che è altra cosa. Significa invece che per la regolarità e la produttività dell’attività consiliare si deve assicurare che i lavori d’aula siano orientati esclusivamente all’ interesse della collettività.

Arrivare addirittura a minacciare e tentare di aggredire platealmente – come purtroppo ha fatto il consigliere Sebastianelli– nulla ha a che vedere con l’interesse pubblico e con un civile confronto. A tal proposito esprimiamo forte disappunto per tali comportamenti che, stanno diventando la regola. Non può essere più tollerato che per alcuni l’aula consiliare venga scambiata per un palcoscenico su cui mettere in scena spettacoli indecorosi.

Per noi capigruppo di maggioranza è un dovere inderogabile tenere in aula un comportamento in linea con il regolamento consiliare, che non offenda il prestigio e la storia del consiglio comunale della nostra città”.

Fin qui la posizione della maggioranza. Di tutt’altro tenore la posizione del consigliere Sebastianelli, che invece parla di mancanza di democrazia nell’Aula Di Biasio.

“È stata, purtroppo, l’ennesima dimostrazione di come il rispetto istituzionale e umano sia diventato un optional per chi governa questa città – ha sottolineato a caldo Sebastianelli -.
Abbiamo dovuto assistere, ancora una volta, agli insulti ripetuti del sindaco Enzo Salera, che invece di confrontarsi sui contenuti, offende chi fa opposizione. Un’opposizione che è seria, costruttiva, supportata da dati concreti, ma che viene sistematicamente ridicolizzata da una maggioranza che non tollera il dissenso e reagisce con arroganza, derisione e attacchi personali.
Gravissimo, poi, l’atteggiamento del vicesindaco Gino Ranaldi, che ha pensato bene di colpirmi dove ogni essere umano dovrebbe sentirsi al sicuro: nella sfera familiare. Proprio ieri, ricorrevano due anni dalla scomparsa di mia madre, salita nella casa del Padre. E il vicesindaco ha avuto il coraggio di offenderla pubblicamente durante il consiglio.
Un atto ignobile, che non posso e non voglio lasciar passare sotto silenzio.
Io ho sempre fatto politica in modo pulito. Non ho mai offeso nessuno, tanto meno nella sfera privata. Perché si può essere avversari politici, ma prima di tutto si è persone.
E invece, ancora una volta, la presidente del consiglio Barbara Di Rollo non ha fatto nulla per fermare questi attacchi, permettendo che si arrivasse anche a questo livello di bassezza. Ha persino avuto l’ardire di dirmi più volte che sono un “maleducato”.
No, Presidente, io non sono maleducato.
Io ho un’educazione profonda, che viene da casa, da chi mi ha cresciuto con valori che non tradirò mai. E proprio per questo non accetto lezioni da chi permette pubblicamente certe cadute di stile.
Durante il consiglio, siamo stati costretti a due interruzioni. E alla ripresa, come spesso accade, sono state cambiate le carte in tavola, ignorando le mozioni che dovevano essere discusse. A quel punto, abbiamo alzato la voce, sì. Per difendere la dignità del nostro ruolo e dei cittadini che rappresentiamo.
Questo clima di sopraffazione, di prevaricazione, non è democrazia. È un abuso continuo che danneggia non solo la minoranza, ma l’intera città”.

 

 

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