Cassino Notizie
Urla, insulti, accuse e un Consiglio Comunale mandato in “bianco”. Zero rispetto per i cittadini
C’è poco da voler essere di parte e poco da interpretare, quello che ormai accade da mesi in aula consiliare – se non da anni – è degno delle peggiori pieces teatrali. Urla, insulti, recriminazioni.
Quello a cui i cittadini, o una parte di loro, hanno assistito ieri è l’ennesimo caso che dovrebbe far sorgere qualche dubbio. Ma davvero i cassinesi -volutamente cassinesi – sono felici e soddisfatti di essere rappresentati in questo modo?
A tirare le fila delle discussioni dell’aula odio e rancore, ma tanto odio. Un sentimento forte, a tratti violento. Dove uomini e donne si insultano tirando in ballo questioni private, sicuramente reali ed oggettive in alcuni casi, ma anche ormai archiviate per qualcuno mentre per altri no.
A partire dal primo cittadino si riempiono tutti la bocca del luogo “sacro” che rappresenta l’aula Di Biasio, parlando delle figure storiche che si sono sedute nei banchi dove ora sono loro. Peccato che poi trattino quegli scranni e quell’aula come fosse un’osteria delle peggiori. Dove a gruppi si spalleggiano, si fomentano, si alzano e gesticolano.
Ieri un alterco tra il consigliere di opposizione Franco Evangelista e il sindaco Salera ha innescato una miccia che tutto poteva rappresentare fuorché la buona politica. Dal primo cittadino accuse all’indirizzo dell’esponente d’opposizione, relative a un trascorso lavorativo – ormai abbondantemente concluso – del quale Evangelista non ha mai fatto mistero, aspetto che tra l’altro viene spesso tirato in ballo dal sindaco, e non solo, all’interno dell’aula. Dal canto suo Evangelista ha incalzato facendo riferimento alle indagini in corso che vedono coinvolto il primo cittadino, anche queste ben note già da tempo e confermate dallo stesso sindaco attraverso un comunicato pubblico del 13 maggio “Non è la prima volta che sono sottoposto ad indagini da parte dell’autorità giudiziaria e probabilmente non sarà neanche l’ultima”. Cose note quindi, allora perché alzare i toni così tanto? Poi altri riferimenti ancora a fatti accaduti negli anni in città. La tensione si è fatta sempre più alta, tanto da vedere anche diversi consiglieri di maggioranza inalberarsi e tuonare all’indirizzo di Evangelista “Cacci sempre gli stessi argomenti. Fai sempre la stessa cosa”. Peccato però che anche Salera “cacci” sempre le stesse questioni contro Evangelista. Quelle però sono sicuramente già belle che concluse. Si dovrebbe dire, semmai, che sono uguali nelle azioni. O si condannano nello stesso modo o si giustificano entrambi. Delle due l’una, non si possono fare due pesi e due misure. Eppure.
Insomma, l’aula Di Biasio, l’aula che accoglie il Consiglio Comunale, si è trasformata in un luogo fatto di rimostranze, personalismi e beghe da piazza, dove le squadre tifano e il resto dei presenti non possono fare altro che osservare.
Ma lo show non si è fermato, neanche dopo il caos e lo scampanellìo continuo della presidente d’aula. Quando si è arrivati al momento di trattare le mozioni presentate dall’opposizione su temi ritenuti di particolare interesse e importanza per la comunità, pian piano i banchi della maggioranza sono stati lasciati vuoti. Una scelta? Un’indicazione? Una vendetta? Fatto sta che il numero legale che all’inizio c’era ad un tratto non c’era più, ennesimo schiaffo ai cittadini, ennesimo schiaffo a quella città che tutti dicono di amare ma che tutti trattano come l’ultima delle stalle di periferia.
E mentre Cassino guardava e ascoltava basita, pare proprio che la maggioranza abbia lasciato l’aula per poi ritrovarsi nell’ala del sindaco per consumare tutti insieme una pizza, così evidenzia sempre dai banchi dell’opposizione il consigliere Sebastianelli.
E la domanda ritorna sempre più forte: è questo quello che meritano i cittadini? Urla, insulti, i propri rappresentanti che abbandonano l’aula quando c’è da discutere, tra gli altri, argomenti come la sicurezza, un comitato di gestione allargato all’opposizione per manutenzione e lavori pubblici, gestione dei minori stranieri non accompagnati, la presunta contaminazione del terreno della villa comunale.
Perché per chi se lo domandasse, per chi ha lasciato commenti sui social elogiando chi ha lasciato l’aula, per chi ha puntato il dito pensando addirittura che i consigli comunali siano inutili, ecco, in realtà i lavori dell’aula finiti in anticipo e i punti non discussi prevedevano argomenti di interesse per la comunità. Questioni che non hanno o non dovrebbero, avere colori politici. Altro che arcobaleni di pace, qua il colore è solo nero, come la guerra, come buio, come indifferenza.
Zero rispetto per i cittadini alcuni dei quali in maniera anche piuttosto imbarazzante continuano a battere le mani come le foche che ricevono i pesciolini dalle mani degli istruttori a bordo piscina, portando in scena uno spettacolo degno di animali che vivono in cattività, ormai ignari di come sia vivere in libertà.
E ora, tutti pronti alle ferie. Una bella fetta di cocomero e nessuno penserà più a quello che accade a Palazzo di piazza De Gasperi. E via a battere le mani, pesci alle foche e una vasca per tutti, che la libertà del mare fa paura.
Clicca qui per leggere ulteriori notizie