
Cassino Notizie
Tav, Andrea Amata bacchetta Vizzaccaro
“Suscita sorpresa e anche un po’ di amarezza leggere le dichiarazioni del consigliere Andrea Vizzaccaro. Nella sua fretta di polemizzare contro l’on. Nicola Ottaviani, infatti, sembra dimenticare che l’individuazione del sito della nuova stazione Tav non è frutto di decisioni recenti, ma risale alla precedente amministrazione regionale guidata da Nicola Zingaretti. Fu proprio l’allora presidente della Regione Lazio, alla presenza del sindaco Salera che non espresse alcun dissenso, ad annunciare la scelta dell’area compresa tra Frosinone, Ferentino e Supino” a dichiararlo è Andrea Amata, consigliere provinciale, Lega.
“Siamo quindi davanti a un dato di realtà: il progetto non nasce oggi né da un atto unilaterale di Ottaviani o del Governo, ma è l’esito di un percorso istituzionale avviato anni fa e condiviso anche a livello locale.
La differenza, che è poi quella tra il dire e il fare, sta nel fatto che Zingaretti si limitò ad annunciare l’opera, mentre Salvini, Ottaviani e Rocca intendono portare avanti il progetto concretamente.
Ridurre un’opera di questa portata a un presunto “tradimento” verso una parte del territorio è un esercizio di sterile campanilismo che non giova a nessuno. La stazione Tav non è “di Frosinone”, “di Supino”, “di Ferentino”o “di Cassino”, ma della provincia intera: porterà benefici in termini di attrattività, collegamenti e sviluppo economico che ricadranno su tutta la Ciociaria e sul Basso Lazio. Rifiutarsi di riconoscerne la valenza strategica significa, di fatto, non voler decidere e non voler governare.
Nicola Ottaviani ha già dimostrato con i fatti di tenere al Cassinate: basti ricordare i 5 milioni di euro di finanziamenti ottenuti per interventi infrastrutturali sull’ospedale Santa Scolastica di Cassino, una risposta concreta alle esigenze del territorio, ben oltre le chiacchiere da bar.
Al contrario, continua a tradire il territorio chi si esercita in continue e sterili polemiche che non indicano una visione di sviluppo ma solo una miopia contraria alla crescita. Sono le solite visioni al ribasso di una sinistra mediocre, che continua a perdere tutti i treni possibili – in questo caso non solo in senso figurato” ha aggiunto Amata.
Che conclude: “Le grandi opere richiedono visione e coraggio, non piccoli calcoli di bottega. La differenza è chiara: c’è chi governa e porta risultati, e c’è chi vive di polemiche. E i cittadini del Lazio meridionale lo hanno capito benissimo”.
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