Arresto convalidato, obbligo di firma. Lo ha deciso oggi il giudice del tribunale di Cassino a seguito dei gravi disordini accaduti ieri a Cervaro (FR), con i carabinieri costretti a portare via dall’istituto comprensivo la madre di un alunno straniero e porla agli arresti domiciliari.

E’ stato l’epilogo di una serie di episodi sempre più pericolosi. Una situazione incandescente che aveva preso il via dall’inizio dell’anno scolastico, con il ragazzino sempre più aggressivo nei confronti dei docenti, dei compagni, della stessa dirigente scolastica. E la madre che ieri, pur in presenza di un figlio adolescente che minacciava con una pistola giocattolo un’insegnante, aggravava la situazione scagliandosi contro le autorità: dirigente e militari dell’arma.

La situazione resta molto tesa, la comunità è attonita e spaventata dai fatti che si sono succeduti soprattutto negli ultimi giorni, con l’aggressione da parte della donna all’assistente sociale, per strada. Per non parlare del fatto che la famiglia in questione occupa abusivamente un alloggio popolare.

Tutte le relazioni inviate dalla scuola e dal comune alla Procura dei minori di Roma attendono ora una risposta che potrebbe arrivare in tempi contenuti, considerando la serietà della vicenda.

Il sindaco, Ennio Marrocco, da due mesi segue da vicino il tutto ma con grandi difficoltà. “Confermo che Cervaro è una comunità inclusiva e siamo stati accoglienti e disponibili, ma le leggi vanno rispettate. E su questo non si può transigere. La famiglia, già da
tempo seguita dai servizi sociali, ha causato vari problemi di ordine pubblico e tensione e numerosi sono stati gli interventi di supporto e monitoraggio da parte delle
Istituzioni locali.

In particolare il figlio ha iniziato a manifestare comportamenti aggressivi e minacciosi a partire dall’ingresso della scuola secondaria di primo grado.
Tali atteggiamenti rivolti sia ai compagni che agli insegnanti, hanno portato a provvedimenti disciplinari da parte dell’istituto Comprensivo di Cervaro tra cui una sospensione di quindici giorni. Alla ripresa delle lezioni la situazione si è ulteriormente aggravata, generando forte malcontento tra i genitori degli altri alunni.

Nonostante i tentativi di intervento educativo con la presenza di un educatore specializzato assegnato dal Comune, il minore ha continuato a rifiutare il rispetto delle regole minime di convivenza scolastica. Parallelamente la madre, inizialmente collaborativa con i servizi sociali, ha adottato un atteggiamento ostile, rendendosi altresì protagonista di varie aggressioni fisiche.
Confermo di aver attivato tutte le procedure previste dalla normativa vigente sia sotto il profilo sociale sia sotto il profilo della sicurezza coinvolgendo costantemente le forze dell’ordine, la Questura, la Prefettura, e la Procura della Repubblica anche presso il tribunale dei minorenni.

Continueremo a tutelare con fermezza la legalità, il rispetto delle regole e i diritti dei
Cittadini ponendo sempre al centro la sicurezza e la giustizia sociale per l’intera Comunità”.

Simone Pagano 

L'articolo Cervaro (FR) – Caos a scuola, obbligo di firma per la madre del ragazzo con pistola giocattolo proviene da Radio Cassino.