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Richiesta di risarcimento da parte della G.R. costruzioni, il tribunale dà ragione al Comune
Con sentenza in sede civile pubblicata ieri, a firma del giudice Luigi D’Angiolella, il Tribunale di Cassino ha rigettato una stratosferica pretesa risarcitoria della società G.R. Costruzioni, con sede in Aversa. Non solo: ha anche condannato la società in questione al pagamento delle spese processuali in favore del Comune, quantificate in 32.070,00 euro per compenso professionale oltre rimborso forfettario al 15%., CPA ed Iva.
La tortuosa vicenda urbanistica cui si fa riferimento inizia nel 2003 con l’acquisto e la successiva demolizione di manufatti su una intera area di 35.173 mq in via Casilina Sud. Si è ai tempi dell’amministrazione Scittarelli. La società G.R. Costruzioni ha chiesto la dichiarazione della responsabilità del Comune di Cassino per “violazione del principio di affidamento” e la condanna al risarcimento di cinque milioni di euro per le spese sostenute, nonché di un milione di euro a titolo di lucro cessante. In via subordinata, la condanna al pagamento di un indennizzo per ingiustificato arricchimento.
La storia è alquanto complicata. Si parte con la G.R. Costruzioni che chiede ed ottiene il permesso di costruire (nel giugno del 2005) per la demolizione degli edifici esistenti su quell’area e la relativa ricostruzione di tre nuovi edifici, di cui due a destinazione commerciale-residenziale ed uno a destinazione commerciale, per una volumetria pari a 11.636 mc. Nel giugno 2006 viene presentata la DIA per una variante in corso d’opera. Nel marzo del 2009 la Società ottiene un nuovo permesso di costruire per la realizzazione di un fabbricato composto da un piano terra destinato ad attività commerciali e da piani rialzati con otto alloggi; da altri quattro corpi di fabbrica composti da piani interrati destinati ad autorimesse e piani rialzati destinati a dodici alloggi. La domanda di permessi di costruire riscontra, però, difficoltà oggettive nel rilascio del permesso da parte del dirigente. Si chiede un parere “pro veritate” per via della complessità delle questioni urbanistiche al prof. Felice Laudadio. Però, successivamente, per i permessi dati e per le opere realizzate venivano rinviati a giudizio davanti al Tribunale penale di Cassino accusati di “concorso in reato di lottizzazione abusiva” sia il tecnico della G.R. Costruzioni che i tecnici del Comune, oltre al consulente prof Laudadio. Nei loro confronti non si procederà perché il reato, si legge nella sentenza, “era estinto per avvenuta prescrizione”.
Da qui le lamentele della Società in questione per violazione del principio di affidamento a carico del Comune e per aver subito danni quantificati nella somma indicati all’inizio.
Ma il Tribunale non ravvisa alcun danno provocato dal Comune alla G.R. Costruzioni.
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