Radio Cassino

Cassino (FR) – L’Istituto San Benedetto luogo di autorevole confronto tra giovani e anziani

mercoledì 03 dicembre 2025

Tenerezza, ironia, sensibilità e amore per chi ha reso momenti e luoghi dell’infanzia indimenticabili. Tutto contenuto nelle parole, in rima o in prosa, più avvolgenti di un abbraccio. Sono quelle scelte dagli alunni dell’Istituto San Benedetto per descrivere il loro rapporto dei nonni con la tecnologia. Il confronto intergenerazionale è alla base del progetto, finanziato dalla regione Lazio, che il Centro Anziani di San Pasquale a Cassino ha portato avanti con l’intento di favorire questo proficuo scambio tra ruoli così profondamente legati. E questa mattina, alla presenza dell’Abate di Montecassino dom Luca Fallica, c’è stato il momento clou dell’iniziativa.

Una delegazione di alunni della scuola primaria e della secondaria, seguiti dallo sguardo benevolo della dirigente scolastica prof.ssa Nunzia Acierno, hanno esposto i loro elaborati ad un’attentissima platea di soci del centro anziani presieduto da Mario Valente. Accanto a lui, la prof.ssa Antonietta de Luca e l’assessore alla Coesione Sociale, Francesca Calvani.

Il presidente Valente ha ringraziato i veri protagonisti di questa iniziativa, i ragazzi, che hanno saputo interpretare perfettamente lo spirito del concorso, ed ha avuto parole di elogio per la scuola San Benedetto, eccellenza del panorama formativo, e per i suoi insegnanti.

“Bambini e meno giovani colorano questa sala oggi” ha esordito nel suo intervento l’assessore Calvani. “Voi, bambini, dovete avere rispetto per chi ha i capelli bianchi e lo dico perché, a partire da noi genitori, è cambiata questa generazione e bisogna recuperare modelli educativi positivi. Sappiate mettere le distanze dai modelli violenti, non lasciatevi coinvolgere. Questi giochi di società sono per voi un dono per ogni classe oggi, ma anche uno stimolo a socializzare lasciando spenti i cellulari”.

La prof.ssa De Luca, che tutti conosciamo per il suo impegno come direttrice del Corteo Storico, con grande sensibilità ha descritto l’emozione della nascita di un nipotino e dell’assunzione di ruolo dei nonni, che oggi sono sempre più ‘giovanili’, amanti dei viaggi e del benessere.

“Vi coccolano in tutti i modi – ha detto ai ragazzi – vi considerano frecce scagliate nel futuro, vorrebbero darvi tutti gli strumenti educativi e qualche ‘no'”. Poi, rivolgendosi ai nonni: “Impegniamoci a costruire un ponte con i figli dei nostri figli, tra il nostro e il loro mondo, che colleghi in continuità, le nostre esperienze e le loro prospettive future. E voi, nipoti, attingete anche solo al buon senso dei nonni. Buon cammino reciproco con affetto, rispetto, condivisione”.

L’autorevole chiusa di Padre Luca ha svelato che anche San Benedetto voleva che i monaci più anziani fossero chiamati ‘nonni’. Sulle nuove tecnologie, nessuno sconto: “Non devono diventare motivo di distanza, ma punto di contatto. C’è qualcosa che voi potete insegnare ai vostri nonni e viceversa. La nostra vita è fatta di tante differenze, che tuttavia non devono diventare motivo di violenza e scontro, quanto piuttosto di confronto. Dovete impararlo da piccoli, vivere bene la vostra età e crescere insieme. Siete molto giovani, i cambiamenti sono veloci, ma sappiate che continuerete a crescere anche dopo, quando sarete adulti”. Ogni intervento, dunque, è stato motivo di riflessione.

Applausi e foto di gruppo hanno concluso una mattinata che ha suscitato, in tutti i presenti, una piccola o grande emozione. E la convinzione che il rapporto di amore tra nonni e nipoti è ben saldo. A dispetto di quello che certe derive sociali vorrebbero.

Ri.Ca. 

 

 

 

 

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