
Cassino Notizie
Paura e delirio a… Cassino
mercoledì 17 dicembre 2025
A Cassino la politica non dorme mai davvero. Al massimo sonnecchia, con un occhio chiuso e l’altro puntato sull’avversario. E in queste ore, più che un Consiglio comunale, sembra di assistere a una lunga partita a scacchi giocata su più tavoli, con qualche colpo di biliardo a sponde larghe. Ed è capace che anche da queste parti un semplice e tragico Fantozzi possa impallinare un più blasonato Cavaliere Conte Diego Catellani.
Clima poco… contabile
Lunedì arriva il voto sul Bilancio e il clima è tutt’altro che contabile. Il viaggio negli Stati Uniti del sindaco Enzo Salera – privato, pagato di tasca propria, senza un euro del Comune – è diventato il detonatore perfetto. La minoranza si divide: Forza Italia e Fratelli d’Italia restano alla finestra, mentre i consiglieri comunali Giuseppe Sebastianelli, Franco Evangelista ed Arduino Incagnoli, supportati da Di Mambro e da Ranaldi, affondano il colpo con interrogazioni, sospetti, allusioni. Salera risponde senza abbassare i toni, anzi rilanciando: “feccia politica”. Una parola pesante, scelta scientemente per trasformare la difesa in attacco e ribaltare il tavolo. Anche se poi rischia di darsi la zappa sui piedi. Parla di viaggio privato e di lavoro. Onde per cui visto che è il sindaco di Cassino ci spieghi anche che rapporti lavorativi ha con chi da anni si occupa di servizi di assistenza e attività nel settore terziario anche e per conto proprio dell’Ente.
C’è chi insiste sulla presunta inopportunità istituzionale del viaggio, chi prova a evocare conflitti di interessi, chi – più pragmaticamente – guarda al calendario elettorale e capisce che questa polemica rischia di lasciare il tempo che trova. Perché mentre si discute di Las Vegas, a Cassino si giocano partite ben più concrete.
Regge o non regge?
Anche nella maggioranza, sotto la superficie dell’unità, qualcosa scricchiola. All’apparenza tutto sembra in ordine, ma le prossime elezioni Provinciali hanno aperto crepe che difficilmente si richiuderanno da sole. La consigliera Jole Falese prepara l’uscita, non oggi ma domani, con tempismo chirurgico. E il consigliere Vizzaccaro, in cerca di una collocazione, rischia di trovarsi seduto – politicamente parlando – allo stesso tavolo dell’oppositore Incagnoli. Geometrie variabili, equilibri mobili, ambizioni che iniziano a fare rumore. Una corsa alla Provincia che può sembrare una partita a Risiko ma che, anche senza avere un occhio troppo esperto, sembra invece più un giro i Otto il Maialotto che fa il Botto.
Il dopo Salera
Eh già, perché non c’è solo un “dopo di noi”, c’è anche un altro “dopo” all’orizzonte. E sul fondo, come una corrente carsica, scorre il tema vero: il dopo Salera. L’ipotesi regionale del sindaco non è più fantapolitica. Non è imminente, ma è abbastanza concreta da attivare riflessi, calcoli, posizionamenti. Nel centrosinistra si osservano i nomi che circolano, i silenzi che pesano più delle dichiarazioni, le microfratture che oggi sembrano dettagli e domani potrebbero diventare faglie. “La Divina” Barbara Di Rollo ha in tasca la promessa, speriamo per lei, non da marinaio, del Capitano Salera. Noi non saremmo così sicuri visto che è pronto a salpare. Lasciando a piedi anche l’assessore Maria Concetta Tamburrini designata dalla prima ora, su cui lo stesso primo cittadino, in privato, si sarebbe lasciato sfuggire un laconico “non aggrega”.
Se Atene piange, Sparta mugugna
E il Centrodestra? Dà l’impressione di dormire, ma è un sonno leggero. Vivo e vegeto, molto più di quanto appaia. Le mosse sono meno rumorose, ma non meno studiate. Tutte portano, lentamente, verso una possibile candidatura che circola sottovoce: un noto avvocato, non di origine cassinate, ma che nella città martire ha visto giocare tante partite, alcune decisive, altre perse all’ultimo minuto. Uno che conosce il campo, gli spalti, e soprattutto gli… arbitri.
Se davvero vorrà arrivare alla meta, però, una cosa è chiara: la palla dovrà farla girare. Coinvolgere, costruire, allargare. Perché a Cassino non vince chi tira più forte, ma chi sa quando passare il pallone e quando andare in porta.
E la città si prepara al Natale, ancor più misero, ancor più nebbioso
Movimenti sospetti, pensieri striscianti, ma non come quelli che cantava la Rettore. Ognuno al lavoro per curare orti e giardini, i propri, dimenticando tutta la terra che esiste e che non offre più frutti in grado di sfamare tutta la popolazione. Unica certezza la nebbia che avvolge la città, martire un po’ più del solito, che chiude l’anno con livelli di inquinamento e numero annuale di giornate con sforamenti andate oltre le più rosee aspettative. Dove sotto l’albero in tanti hanno lasciato solo malumori e delusioni, promesse infrante e bugie pesanti.
Lunedì tutti in aula Di Biasio
Intanto lunedì si vota il Bilancio. E come spesso accade, dietro i numeri si nascondono le storie vere. Quelle che contano davvero. E quei conti però non tornano mai, sarà che parlano un’altra lingua. O che vengono fatti solo a mente.
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