Radio Cassino

Uno in carcere e l’altro ai domiciliari. Due cugini, un ventenne ed un 34enne entrambi pregiudicati e di etnia rom, appartenenti ad una nota famiglia operante nel frusinate, sono i destinatari delle misure cautelari chieste dai carabinieri della Compagnia di Sora alla procura di Cassino per estorsione. La vittima, un ristoratore di Broccostella (FR) al quale il 10 giugno 2025, a fronte di un conto di oltre 2800 euro per una cena prenotata per 15 e poi ‘allargata’ a 26 coperti, era stato imposto uno sconto di mille euro.

Il tutto, senza proferire espressioni minacciose esplicite, ma con frasi che ne avevano tutta l’aria: Una volta emesso lo scontrino da 2800 euro, il titolare del ristorante veniva apostrofato da uno dei due soggetti con un “Mi devi fare lo sconto” mentre l’altro aggiungeva “Ci penso io, non ti preoccupare, ho già preparato i soldi che volevo spendere”. A quel punto, compariva il denaro in contanti e al ristoratore veniva chiesto anche di prendere una bottiglia di Franciacorta per andare a brindare con i commensali. Senza potersi rifiutare. “Io ho preso un allontanamento dal comune di Isola del Liri (FR) per casini in un altro locale, ci metto un attimo a distruggere il locale e prenderne un altro allontanamento”.

“Un episodio significativo – ha sottolineato questa mattina il procuratore capo Carlo Fucci – che è indicativo di cosa accade su un territorio, come ci si muove e ci si organizza nell’illegalità, in questo caso con modalità estorsive.  Anche se la cifra non è molto rilevante. E’ un fatto negativo di per sé perché indica che in certi territori, determinate persone, come in questo caso di etnia rom, incutono timore con la loro presenza e con quello che fanno. Senza avere la necessità di minacciare in modo esplicito. Basta conoscerle, sapere chi sono, per averne timore”.

E’ stata evidenziata la grande sinergia tra le forze dell’ordine, ma anche con le persone danneggiate. “L’Arma dei carabinieri ha agito celermente, la procura e l’ufficio Gip altrettanto nel dare le risposte. Se i cittadini collaborano, c’è possibilità di evitare altre vittime”.

Il sostituto procuratore Alfredo Mattei ha sottolineato come sia importante dare una risposta ottimale per stimolare i cittadini a denunciare affinché altri non abbiano a patire danni simili, così come il comandante provinciale dei carabinieri, il Colonnello Mattioli, ha spiegato: “La risposta delle istituzioni c’è. La frequenza con cui si comunica, tutti, al territorio, è indicativa di una presenza costante e coordinata. Siamo presenti, anche se sappiamo che con più risorse potremmo fare di più, e non ci fermiamo qui. Dobbiamo bloccare sul nascere questo tipo di accadimenti e dare un segnale forte”.

Dal comandante dei carabinieri di Sora, il capitano Domenico Cavallo, la consapevolezza e la soddisfazione di essere riusciti “a dare le risposte che la procura ci richiedeva in modo da poter ottenere due custodie cautelari importanti. C’è assai altro sotto, cercheremo di comprendere cosa e come. Già in precedenza c’erano stati altri episodi e con la Procura li attenzionavamo da tempo. Il modus operandi tipico pare proprio questo. E’ stata la conferma che cercavamo ed infatti siamo riusciti a raccogliere tutti gli elementi”. Ed infatti, si continuerà a procedere in questa direzione, anche e soprattutto con la volontà non solo di reprimere la criminalità, ma anche di incentivare la collaborazione da parte dei cittadini onesti.

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