Cassino Notizie
I fedeli bloccati a Lourdes hanno varcato il confine. E alcuni di loro raccontano la loro esperienza
Dopo un’odissea durata più di 24 ore i pellegrini rimasti bloccati a Lourdes stanno facendo ritorno. Sono riusciti a salire su un autobus questa notte dopo l’1.30 per partire alla volta dell’Italia e nelle scorse ore hanno varcato il confine. Alcuni, i pochi che ne hanno avuto possibilità, hanno trovato soluzioni alternative prenotando aerei da altre città e hanno fatto rientro in maniera autonoma. Una scelta che non hanno potuto fare altri, inoltre i primi voli disponibili da Lourdes c’erano solo da lunedì mattina. Dopo centinaia di telefonate partite da alcuni pellegrini presenti in loco, dai familiari rimasti a Cassino, altre fatte dai familiari che hanno raggiunto il parroco in sacrestia e un continuo confronto con l’autista, il mezzo è arrivato. Diversi i momenti di tensione, come quelli in cui le incognite sul pagamento del mezzo hanno visto il diacono proporre una colletta in loco. Una proposta decisamente bocciata dai presenti. Ma la soluzione è arrivata e grazie anche alla disponibilità dell’autista dell’autobus.
C’è da chiarire che i voli che avrebbero dovuto prendere per il ritorno i pellegrini erano dei charter privati, come quelli che hanno preso all’andata. Non si tratterebbe dunque di voli commerciali, ma di voli che solitamente vengono prenotati con largo anticipo in questo genere di viaggi perché si muovono “su richiesta”. E anche su questo ci sarebbero state delle sviste sulle date di prenotazione. Resta l’amaro in bocca di una parte della comitiva di viaggiatori.
Alcuni di loro hanno voluto inviare nelle scorse ore una nota che di seguito pubblichiamo. L’importante è che la comitiva faccia ritorno a Cassino, poi ci saranno i dovuti chiarimenti con le carte alla mano, come è giusto che si per tutti i protagonisti di questa spiacevole esperienza.
Di seguito la nota di alcuni fedeli
“Nel mese di agosto da anni la parrocchia va’ in pellegrinaggio a Lourdes, luogo a cui i fedeli sono molto legati per rivolgere preghiere alla Madonna.
Lourdes è raggiungibile in tre modi: autobus, treno e aereo. Esclusi i primi due mezzi di trasporto che richiedono circa 2 giorni di viaggio, la parrocchia, ha optato di utilizzare l’aereo per questo pellegrinaggio, più veloce ed economico se effettuato con voli charter privati invece che con voli di linea.
Con compagnie di questo tipo è possibile che per vari motivi ci possano essere problemi con il volo. Le procedure di prenotazione e gestione del volo non sono effettuabili attraverso i comuni ed ormai consolidati portali online delle compagnie, e per casi particolari richiedono di recarsi in aeroporto presso i check in e verificare l’effettiva disponibilità del volo.
All’andata il nostro volo di partenza è stato posticipato al giorno successivo perché, arrivato a Roma in ritardo da Lourdes, non ha avuto il via libera al decollo da Roma dalle autorità aeroportuali di Lourdes perché sarebbe arrivato a notte fonda a destinazione. Ci è stato offerto il pernottamento ad Ostia in attesa del volo per la mattina successiva.
Nonostante il pellegrinaggio non sia partito con il piede giusto, la permanenza si è svolta nel migliore dei modi, soprattutto grazie alla preghiera e con la guida spirituale di Don Benedetto.
Per quanto riguarda il volo di ritorno c’è stata un’incomprensione con la compagnia aerea sulla data di ritorno che sarebbe dovuta essere l’8 e non l’11.
A questo punto, visto che noi pellegrini dovevano rientrare il giorno 8, ci siamo subito attivati insieme al diacono per trovare delle soluzioni per il viaggio di ritorno.
A riprova della buona fede e della nostra sfortuna nella logistica, c’è l’intervento del Console italiano a Lourdes che, già interpellato, con l’aiuto di un pellegrino, per le pratiche di smarrimento di un documento a causa di un furto subìto, si è informato e, verificato l’effettivo disguido per il volo di ritorno, si è prodigato per offrirci la cena presso un ristorante italiano a Lourdes, rassicurando i pellegrini del reale disguido con la compagnia aerea, che ha poi provveduto a pagare il pernottamento in più e rimborsare il volo.
A lui va’ il nostro immenso e sincero ringraziamento per tutto quello che ha fatto. Dobbiamo inoltre ringraziare il gestore dell’hotel nel quale abbiamo soggiornato che ci ha permesso di sostare nella hall oltre il periodo di prenotazione in attesa dell’autobus.
Purtroppo, durante i momenti di sconforto prima di trovare la soluzione di ritorno, leggevamo sui social e “gruppi” della nostra amata città invece che testi di incoraggiamento e supporto, commenti di critica, nei confronti dell’organizzazione del viaggio.
Commenti semmai anche da persone che non abbiamo mai visto in pellegrinaggio con noi ma che dal divano di casa pensano di giudicare chi decide di fare esperienze di preghiera o di viaggio di comunità. La nostra comunità qui a Lourdes si è arrabbiata, ha discusso, ma non si è mai divisa. Anzi si è unita nel buon spirito della nostra religione, cercando, unita, di trovare una soluzione.
Ora che siamo di ritorno, stretti nella gioia dell’arrivo a casa, abbiamo pensato di condividere questo nostro racconto del pellegrinaggio. Affinché si spenga ogni polemica e ogni ulteriore “chiacchiera” sull’accaduto.
Questo pellegrinaggio ci insegna che perdere la “fede” è facile in momenti di disperazione, ma la forza della preghiera e la fiducia nel prossimo possono risolvere problemi che sembrano insormontabili.”
Luisa, Silvana e Roberta.
Pellegrini di Lourdes”