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Cassino, weekend di caos: controlli al Baden Powell e in centro

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Un weekend di caos nella città martire. Controlli a tappeto, in azione le forze dell’ordine in collaborazione. Interventi al parco Baden Powell nel tardo pomeriggio di sabato, i genitori con i bambini intenti a trascorrere qualche ora di divertimento, sono rimasti senza parole, anche spaventati. E sono tante le segnalazioni che da tempo si susseguono sulle presenza poco gradite nel parco, personaggi “sospetti” che si aggirano e che spesso danno fastidio agli adulti e ai bambini. Un via vai che si registra a tutte le ore e in tutte le stagioni, un fenomeno evidenziato dalle famiglie e dai fruitori del polmone verde che si trova a due passi dal centro e da numerose scuole, anche elementari. E dove numerose associazioni hanno le loro sedi.

Nella nottata poi ancora sirene e lampeggianti davanti a diversi locali del centro dove si sarebbero registrate risse e liti tra adolescenti. Una ragazza sarebbe finita al pronto soccorso dopo aver esagerato con gli alcolici.

Ed ecco la grande piaga della movida cassinate che non si ferma solo alla musica alta oltre l’orario, o agli episodi – sicuramente gravi – di violenza tra giovanissimi e adulti: il consumo di alcolici tra minorenni. Ci sono anche attività che pubblicizzano offerte low cost per cocktail e shottini.

A farci una segnalazione è un papà: “Ho scoperto da mia figlia qualcosa che mi ha lasciato senza parole. Ci sarebbe qualche locale che promuoverebbe offerte a basso costo per cocktail e bicchierini, cifre da 1,50 euro a 2,50. Cifre davvero esigue e già questo lascia immaginare che tipo di prodotti vengano utilizzati. La cosa che più mi ha lasciato senza parole è che queste offerte sarebbero “dedicate” a minorenni e adolescenti ai quali basta recarsi presso i locali interessati. Nei pressi del locale ci sarebbero dei ragazzi maggiorenni che recuperano le bevande dentro e le portano ai minori fuori. Un vero e proprio sistema elaborato. A spiegarmi queste dinamiche è stata mia figlia che a differenza di qualche sua amica ha avuto paura di prendere questi cocktail. Forse fortuna, paura, educazione? Ho spiegato a mia figlia che anche in questo modo le cose non vanno bene, che è semplicemente una “tecnica” per i locali di evitare di trasgredire alla norma del “consegnare” alcolici a minori, si aggira l’ostacolo. Questa volta mia figlia ha detto no, ma magari in un’altra occasione chissà cosa potrebbe accadere. Mi chiedo visto che in queste settimane ci sono così tanti controlli e forze dell’ordine in giro, perché non fermano i ragazzi con i bicchieri in mano e chiedono come se li sono procurati? Basterebbe poco a risalire a chi approfitta dei più piccoli per far cassa. Se il sistema funziona proprio come raccontato da mia figlia allora il problema sarebbe davvero grosso”.

E i residenti, in particolare quelli del centro, attraverso i social segnalano problemi continui di schiamazzi, cortili, portoni e aiuole usati come vespasiani, giovani e giovanissimi che danno di stomaco sotto le finestre. “I controlli vanno bene, ma devono iniziare ad essere più incisivi. Oltre a sedare risse e litigi, portando via i responsabili di azioni che stanno mettendo a dura prova i cittadini e spaventando le famiglie – chiede una mamma – E’ tempo di agire anche con i giovani, per prevenire, per far sentire la presenza delle forze dell’ordine e per far comprendere che alcuni modi di fare non sono accettabili. Bisogna avviare azioni mirate”.

Famiglie, cittadini, genitori lanciano l’ennesimo appello affinché siano messe in atto misure adeguate a tutelare la comunità e in particolare i più giovani.

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