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Salera, “machoman” dell’aula Di Biasio tra risate e alzate di mano
di Paola E. Polidoro – Ieri un altro appuntamento in aula Di Biasio. Il sindaco svetta dallo scranno, ostentando cipiglio e sfrontatezza. Al suo fianco il presidente del consiglio Di Rollo e il vice Ranaldi, a far da ali i suoi assessori. Ad ogni intervento lui, il primo cittadino, entusiasta dice ai suoi “Brava, bravo”, soddisfatto. Sorrisi per la “paterna” approvazione. Chissà cosa cela questo atteggiamento di ostentato machismo.
Il sindaco si distrae spesso, si alza, parla coprendosi con la mano, non voglia il cielo che il labiale di turno poi diventi motivo di dibattito, querela, denuncia prendendo spunto dai precedenti. I punti all’ordine del giorno sono tanti, ma il disegno che ne esce dalle risposte offerte dagli assessori è quello di una città dove, tutto sommato, è tutto a posto. L’opposizione è tiepidina, stenta, e lui è lì, che ride, sorride.
Cassino città sicura, la Calvani ne è certa
Quando la minoranza interroga sulla sicurezza in città, l’assessore Calvani spiega che è tutto sotto controllo, che sembra che Cassino sia diventato un luogo pericoloso per come viene descritta, ma non è così. Incalza, decisa, ribadisce tutti i progetti, telecamere, inclusione. Parla di un’interrogazione caotica. Troppi i punti nell’interrogazione secondo lei. Piccata dice ai consiglieri Di Mambro e Noury “Mi aspettavo da due amministratori che sono stati in maggioranza che conoscessero il progetto Sprar attivo da vent’anni, ma questa è una considerazione personale”.

Di Mambro risponde “Non pensavo la prendesse così sul personale, era una semplice interrogazione per sapere come si trovava, allo stato attuale, la situazione considerati i numerosi episodi, di cui alcuni gravi, registrati negli scorsi mesi. Non mi venga a dire che non succedono episodi di violenza in città. Negare ciò che è accaduto non è corretto”.
Impianti sportivi? Tutto sotto controllo
Sugli impianti sportivi ci vanno giù pesanti Evangelista, Sebastianelli, Di Mambro. “Impianti abbandonati, inaugurati ma, di fatto, non fruibili per le squadre locali costrette ad andare a giocare altrove. Con la fascia siete andati al Colosseo e i ragazzi non possono giocare. Associazioni che gestiscono le strutture, senza pagare quote al Comune. Siete distratti, il vostro problema è quello di dire che l’opposizione fa gli show, ma voi mancate nei confronti della cittadinanza che non ha le strutture che merita e che dovrebbero essere nelle disponibilità”, dichiara Evangelista.
Per il cimitero, lavori in corso a tre giorni dal 2 novembre e loculi “quasi” pronti
Poi altre questioni sul cimitero e ad intervenire è l’assessore Pontone: “Sfido chiunque ad andare questo fine settimana nei cimiteri come negli anni passati e reclamare qualche disservizio. Le fontane saranno sostituite tutte, ne mancano 4. Sui social viene postata l’erba che esce dalla cappella privata e va sul suolo pubblico, ma anche lì stiamo intervenendo. Ho ricevuto numerose chiamate per l’intervento in corso nel piazzale, quando non si fanno gli interventi ricevo chiamate, quando si fanno, ricevo chiamate perché la gente noncurante parcheggia male e ostacola la circolazione. Purtroppo delle due l’una”. Ma forse basterebbe, come evidenziato anche in aula, non avviare tutti i lavori a ridosso del 2 novembre per evitare disservizi ai cittadini.

E via di numeri. “Presso il cimitero comunale di san Bartolomeo, lotto 1 sono concessi e consegnati 161 loculi a fornetto su 280, concessi e non consegnati 328 loculi a cantera su 336 concedibili e a tal proposito è in corso la fase di progettazione esecutiva per il completamento e successiva consegna degli stessi. Per il lotto 2 concessi e consegnati 190 loculi a fornetto su 304 concedibili, concessi e consegnati 328 loculi a cantera su 336 concedibili. A Caira, concessi e consegnati 99 loculi su 100 concedibili. Poi ulteriori 48 loculi a cantera di cui concessi e consegnati 42 sul totale. Eventuali ritardi sono note, ci sono cause note. Entro sei mesi i tempi di consegna per la consegna e diponibilità dei lavori in questione”. Quindi pare che su San Bartolomeo manchino almeno 340 loculi da consegnare, che entro sei mesi entreranno nelle disponibilità dei legittimi proprietari. Ma le attese, sottolinea l’assessore, affondano le radici nell’ultimo decennio. Intanto ancora centinaia di persone aspettano un posto per l’eterno riposo.
“Pio Di Meo”: non ci sono garanzie sui tempi ma per l’assessore nessun rumore o polvere disturbano le lezioni
Si passa poi ai lavori alla scuola Pio Di Meo, ad interrogare l’aula è il consigliere Incagnoli. Ancora una volta a parlare è l’assessore Pontone, che ha sostituito il collega Fiorentino assente per motivi personali. “La fine del cantiere è fortemente influenzata dal fatto che la ditta non ha piena disponibilità dell’area. Su questo quindi non posso dare una risposta precisa. Il cantiere è suddiviso in 4 corpi di fabbrica individuati in corpo A e B che sono quelli dove sono ubicati al piano terra e al primo piano le aule per lo svolgimento delle attività didattiche. Il corpo C dove è presente la mensa e il connettivo, quindi scale, coridoio e il corpo D nel quale è ubicata la palestra, i locali spogliatoio e alcune aule che si trovano lungo il corridoio di collegamento. Allo stato attuale sono stati conclusi i lavori di adeguamento sismico e di rifacimento delle rifiniture sul corpo D, ambienti roconseganti alla scuola. I corpi A e B sono nella completa disponibilità dell’ente in quanto gli interventi previsti ancora devono essere realizzati. Sul corpo C i lavori sono stati ultimati e gli spazi riconsegnati alla scuola, la parte rimanente è ancora area di cantiere. Infine per quanto riguarda le aree esterne sono state recintate divise in modo da consentire l’accesso in perfetta sicurezza alla scuola mentre l’area attorno alla palestra incluso il campetto di uova realizzazione sono stati riconsegnati alla scuola per poter svolgere attività motoria anche esterna. Il cantiere si sta svolgendo assicurando la massima sicurezza rispetto alle attività scolastiche, adottando le necessarie accortezze atte a evitare qualsiasi interferenza come per esempio la sospensione delle lavorazioni durante gli orari di ingresso e di uscita. I percorsi di accesso, comprese le uscite di emergenza, la cui funzionalità stata assicurata durante tutto il periodo del cantiere sono stati delimitati mediante recinzioni fissate a terra in modo da non poter essere spostate. La scuola già dispone della palestra e delle aree esterne prospicienti, in modo che i bambini possano svolgere sia attività motoria che le attività ricreative. Per le problematiche riguardanti i rumori, le polveri e altro si rimanda alla relazione in merito. Il cantiere è svolto secondo tutte le norme di legge e di sicurezza , ovviamente se avessimo potuto trovare all’inizio dei lavori un’altra sistemazione lo avremmo fatto, come abbiamo fatto per altri cantieri. L’allarmismo non ha senso di esistere, i corpi A e B le lavorazioni non sono ancora iniziate e per questo non ci sono date certe di termine del cantiere”. Incagnoli incalza sui lavori che vengono svolti durante le lavorazioni. “Capiamo l’importanza dell’intervento, ma alcuni aspetti andavano affrontati per tempo”.
Pontone conferma: “Nella relazione è espresso tutto. C’è stato un episodio particolare circoscritto a quella emergenza. Tutto ciò che riguarda gli aspetti più imprevedibili e spigolosi è legata all’installazione dei pali, una fase conclusa. Non risulta che le attività scolastiche siano mai state disturbate dalla polvere prodotta dal cantiere in quanto all’interno dell’immobile la divisione tra le aree è stata effettuata con pannellature in cartongesso che garantiscono ottima tenuta. Mentre le attività di cantiere lungo il perimetro esterno dell’immobile avendo completato le demolizioni e gli scavi da diverso tempo, non comportano produzione di polveri. Per quanto riguarda le attività rumorose legate all’uso delle macchine operatrici, considerato che le operazioni sono state ultimate, si ritiene il problema risolto. In ogni caso ci sono dei limiti che i macchinari devono rispettare e la qualità degli infissi consente di abbattere il rumore percepito all’interno dell’immobile entro i valori di legge”.
E sui passi carrabili scontro tra la Petrillo e Sebastianelli
Poi sui passi carrabili il consigliere Petrillo che replica a Sebastianelli: “Una precisazione sui passi carrabili, voi avevate richiesto di togliere la tassa di riferimento retroattivamente, cosa che non era possibile fare per un dissesto chiesto da voi. Noi invece come maggioranza abbiamo promesso di togliere la tassa dal 2026 e la promessa la stiamo mantenendo”. Sorride Sebastianelli, incredulo per le affermazioni: “Consigliere Petrillo, io voglio capire tutto, ma rispondere che la nostra proposta potesse mai stabilire un atto retroattivo, insomma, lei proprio mi tratta male rispetto agli altri. Lo so questo non può essere retroattivo, fa parte di quel poco della mia professione. Se poi lei liberamente vuole anche sostenere questo perché ognuno può esprimere il proprio pensiero, può farlo. Un commercialista che non conosce, come lei precisa, che non può essere retroattiva l’eliminazione di un’imposta o di una tassa! E’ chiaro che la mozione presentata nel 2025, facesse riferimento a partire dal 2026. Però per mistificare può andar bene anche questo. Ma io so benissimo che il mio gruppo non avrebbe mai potuto chiedere un effetto retroattivo di una norma di carattere fiscale”.
Presidenza dell’Abi nel mirino di Noury ed Evangelista
Poi ancora discussioni sull’Abi Valle dei Santi, rete delle biblioteche. L’opposizione evidenzia alcune difformità nei verbali e nelle documentazioni presentate, la presidenza affidata al Comune di San Giorgio, Noury fa riferimento a degli errori. Poi sulla nuova presidenza al Comune di Sant’Ambrogio in particolare due sono gli aspetti evidenziati. Noury evidenzia come il Comune di Cassino per numero di abitanti e per presenza di importanti istituzioni scolastiche, universitarie e religiose possa guidare nella maniera più adeguata questa realtà. Opinione condivisa anche da Evangelista che aggiunge: ” L’Abi ha 130 mila euro in cinque anni, come vengono spese queste risorse? Quanto è il gettone di presenza del presidente che andrà a ricoprire questo ruolo? Non lo sa nessuno. Questo Comune, che è l’ultimo di quelli che fanno parte di questa associazione, è Sant’Ambrogio rappresentato dal sindaco Messore, amico del nostro sindaco. Chiedo se sia compatibile accettare la richiesta di presidenza del Comune di Sant’Ambrogio considerato che lo stesso sindaco ha messo in mora il Comune di Cassino per somme che non gli spettavano, che sono state diverse volte rigettate dal Tar, dal Tribunale di Cassino, dalla Osl, dalla Corte d’Appello di Roma. Ora ci ritroviamo con lo stesso sindaco che deve gestire fondi messi a disposizione anche del nostro Ente”. Il sindaco si scalda, fa un gesto che il consigliere Evangelista evidenzia e critica, chiedendo che il presidente d’aula ponga rimedio. Senza però ottenere risposta. Poi Salera si alza e lascia l’aula. “Noi siamo chiamati a votare e pagheremo per un servizio che non otterremo mai – aggiunge Evangelista – come evidenziato anche dai pareri allegati, mettendo a disposizione somme importanti per i prossimi cinque anni”.

Due pesi due misure
Ed è Sebastianelli a prendere la parola, che con toni pacati sintetizza un clima e una situazione che si verifica in aula ormai da tempo rivolgendosi al presidente Di Rollo: “Questa sera lei ha iniziato questo consiglio comunale con una grave lesione nei confronti di un consigliere comunale. E durante la seduta di questo consiglio comunale ha testimoniato con il suo atteggiamento quello che invece il regolamento vieta alla presidenza: noi siamo 24 consiglieri comunali e tutti e 24 abbiamo gli stessi diritti. E il 25º consigliere comunale è il sindaco che in quest’aula rappresenta la 25ª componente del consiglio comunale. Quindi non è permesso a nessuno dei 25 far di questo consiglio comunale ciò che ha intenzione ogni consigliere comunale, tutti dobbiamo rispettare e lei presidente ha questo compito. Quegli atteggiamenti che abbiamo visto prima, quelli che ha il sindaco in questa in quest’aula si verificano solo per una cosa: perché lei lo consente, lei è la responsabile di un comportamento di timidezza nei confronti del primo cittadino che in quest’aula rappresenta i cittadini come me, ha lo stesso potere, è un consigliere comunale, ha gli stessi tempi di un consigliere comunale perché il regolamento stabilisce soltanto ai capigruppo un tempo maggiore. Ma noi siamo 25 consiglieri comunali con gli stessi diritti che quest’aula ci consente di avere”. E’ particolarmente evidente infatti come il presidente d’aula intervenga spesso nei confronti dell’opposizione, redarguendo su espressioni, atteggiamenti, tempistiche, lasciando correre invece comportamenti altrettanto poco corretti. Ma il tempo di pensare al prossimo turno di amministrative si avvicina anche nella città martire, a Cassino non si chiude mai veramente la campagna elettorale. E chissà che qualche lusinga e un pensiero a un’eventuale candidatura per spostarsi di scranno e indossare la fascia possa inevitabilmente fare la differenza.
Mani su, mani giù e guai a distrarsi
In aula si registrano comunque alzate di mano “veicolate” in maniera più o meno evidente. Tra i punti all’ordine del giorno due mozioni in particolare hanno attirato l’attenzione per i contenuti non propriamente adeguati all’aula. Quella presentata dai consiglieri di opposizione Noury, Petrarcone, Ranaldi, Di Mambro, Buongiovanni, Chiusaroli, Sebastianelli, Incagnoli ed Evangelista sul riconoscimento della cristianofobia. Una mozione dalla tematica piuttosto insolita, che è stata bocciata dalla maggioranza. E la mozione presentata da parte dei consiglieri di maggioranza Terranova, Vizzaccaro, Vizzacchero, Fardelli, Petrillo, firmata anche dalla minoranza, Evangelista, Incagnoli e Petrarcone sul sostegno al trattato della proibizioni delle armi nucleari. Tematiche, quella sulle armi nucleari e sulla cristianofobia, sicuramente di indubbia rilevanza, ma di certo non proprio da dibattito in aula consiliare comunale. Mentre, però, nel primo caso la bocciatura è arrivata secca, 7 a 15, con un voto favorevole della Galasso, immediatamente richiamata all’ordine “Mercedes!”. Presumibilmente un errore nel pigiare il bottone.
Per la seconda mozione è arrivato un ok con 20 voti favorevoli e due astenuti – Buongiovanni e Noury.


Anche i temi “superiori” viaggiano su binari paralleli. Più che consiglio comunale sembra il gioco delle palette. Ma siamo certi che ogni membro abbia delle proprie spiegazioni riguardo alle posizioni riguardo alle singole scelte. Guai se così non fosse.
Dopo cinque ore, chiusura col botto e con le… linguacce
A chiudere oltre 5 ore di lavori l’infuocato punto sui lavori di riqualificazione di piazza Labriola e sul progetto donato dall’architetto Bianchi. “Viene presentata come una mozione ma non lo è nel senso proprio del termine – annuncia la Di Rollo – L’unica cosa che possiamo decidere è se inserire nel prossimo consiglio comunale questo argomento oppure no. E il problema è un altro, con quale strumento inserisco questo argomento nel prossimo consiglio comunale. Ho bisogno di sapere se c’è una mozione, un’interrogazione, un ordine del giorno. Va presentata comunque in maniera diversa. Abbiamo proposto ai consiglieri che l’hanno presentata se ritirarla per riproporre nel prossimo consiglio uno strumento differente”. Il sindaco si alza, fa un gesto ben chiaro con le mani e si rivolge alla sua maggioranza: “Ce ne andiamo”. Buongiovanni chiede una modifica, una riunione di commissione. Il sindaco insiste e continua “Non va votata”. Salera è ormai in piedi, di spalle all’aula, con i fascicoli sotto il braccio e ride. La decisione è presa. “Se si deve discutere di qualcosa ci serve un atto, il documento presentato non è nulla. Dover spiegare questo a chi è da trent’anni in consiglio comunale è paradossale”. Prende le chiavi dal tavolo, si rivolge ai suoi, fa una risata con linguaccia ed esce. Ma i firmatari della mozione vogliono discutere e si va avanti. Tanti consiglieri di maggioranza abbandonano l’aula, Sebastianelli di scalda. Il sindaco rientra e si siede. La Di Rollo ride.

“Il sindaco disturba l’aula e lei dovrebbe farlo stare zitto, soprattutto durante l’intervento” chiede Sebastianelli. “Non è forse l’unico che dovrebbe stare zitto, le sto spiegando che su questa mozione non ci può essere nessuna discussione perché ha un difetto, c’è solo un’introduzione, manca di un corpo. La mozione non va scritta in questo modo” prosegue la Di Rollo. Il sindaco riprende il fascicolo e si rialza. “La mozione è scritta malissimo” continua il presidente e Sebastianelli ironizza: “Mi scusi, io so scrivere solo l’oggetto”. “Non riesco a capire quale è il fine” chiede Di Rollo “C’è un titolo, ma non è una mozione, non è un’interrogazione. Con gli altri capigruppo siamo d’accordo sul seguire altre strade”. I toni si alzano, i consiglieri si alzano, alcuni già sono usciti. Il confronto va avanti. Incagnoli sottolinea: “Se la mozione presentava vizi evidenti, allora non sarebbe dovuta essere inserita”. Alla fine si vota, ma si vota per decidere se ritirare la mozione. In aula sono presenti solo 17 consiglieri. In sei decidono di non votare, l’opposizione. Così si chiude la seduta.
La città continua a vivere due realtà, quella raccontata e quella vissuta dai cittadini. E qualcosa non torna, nonostante sorrisi e alzate di mano
Quello che esce dal consiglio comunale è che la città sia sicura, particolarmente controllata, sugli episodi di violenza sono “casi rari e comunque tutto è sotto controllo, neanche Cassino fosse una città pericolosa! “. E Salera sorride. Che nelle scuole va tutto bene. Alla Pio Di Meo il cantiere è silenzioso e non polveroso, bambini e maestre sono “protetti” dai super infissi. E nessuno ha mai riscontrato disagi. Il paradosso è che gli interventi sono per l’adeguamento sismico della struttura, aspetto importantissimo, ma è evidente che non ci siano spazi esterni adeguati per i punti di raccolta in caso di eventuale terremoto. Si parla di oltre venti classi di circa 22 studenti, più docenti e personale. E nei cortili sicuramente non c’è spazio per tutti. E nessuno, dai banchi della minoranza o da quelli di maggioranza, ne parla o ci ha riflettuto. La maggioranza è soddisfatta.

Lo sport è al centro, infatti tutte le strutture sono operative, nessun problema o scarsa manutenzione. A breve interventi per offrire il massimo ai tifosi. E per alcune squadre sostegno a distanza, visto il necessario utilizzo di strutture di altri comuni. Ma il tifo c’è! Per il 2 novembre anche quest’anno l’erba sarà tagliata, pioggia permettendo. E entro sei mesi loculi a tutti i cittadini in attesa. Le imposte sui passi carrabili saranno tolte, ma non su proposta dell’opposizione, bensì su “promessa” della maggioranza. La cristianofobia non interessa l’aula che è invece super compatta nella lotta all’uso delle armi nucleari. Le biblioteche della Valle dei Santi sono super operative. L’opposizione non conosce le regole dell’aula, e sbaglia anche a scrivere gli atti. Il sindaco può alzarsi, gesticolare, fare linguacce e mostrare insofferenza lasciando l’aula. E i consiglieri di maggioranza possono lasciarsi andare a qualche selfie con il compagno di banco durante i lavori, che sarà mai.
Ma siamo certi che per ora non dovremo fare i conti con una bomba atomica in piazza Labriola, dovessero saltare i progetti di riqualificazione!
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