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Maraone sulla Tav: “Le polemiche locali servono solo a nascondere le responsabilità di una politica che rischia di isolarci ancora”

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Tav, il dibattito si infiamma ancora. Ad intervenire è Antonio Maraone, vice coordinatore Lega Cassino.
“Caro sindaco Salera, la sua posizione così critica è un cattivo ricordo di ciò che accadde solo pochi anni fa, basta digitare su un motore di ricerca per trovare un articolo dove fu proprio lei a organizzare una cena con chi aveva venduto la nostra stazione Tav a Cassino per Ferentino. Ricordo benissimo 5 anni fa che al tavolo con l’allora presidente della Regione Lazio Zingaretti dove veniva presentato il progetto per la stazione Tav a Ferentino c’era lei e caro sindaco non mosse un dito, nessuna obiezione. In quell’occasione qualcuno festeggiava su radio del territorio e giornali, una vera beffa politica, le parole del presidente di Unindustria Pigliacelli erano come un macigno per per il nostro territorio.
L’unico a replicare a muso duro fu proprio Mario Abbruzzese. Non ho dimenticato e credo sia giusto ricordarlo a chi oggi cerca di diventare il difensore del Cassinate mentre è stato l’artefice di quello scippo.
Se oggi parliamo di dove costruire la stazione Tav e delle ricadute sul nostro territorio lo dobbiamo a Mario Abbruzzese, a Pasquale Ciacciarelli e all’ On.Ottaviani che hanno portato il tema sui tavoli regionali e nazionali.
La scelta più ovvia per la stazione Tav nella nostra provincia sarà sicuramente presa con degli studi di fattibilità, se la scelta ricadesse sulla stazione di Ferentino non dobbiamo prenderlo come danno per Cassino ma come un’opportunità per l’intera provincia. Significa collegamenti più veloci crescita economica.
Continuare il dibattito con polemiche locali serve solo a nascondere le responsabilità di una politica passata e rischia di isolarci ancora una volta.
Caro Salera non la butti sempre in caciara credo che sia arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità, lei era presente alla conferenza stampa con Zingaretti insieme all’ex sindaco Pompeo di Ferentino e non mosse un dito quando fu individuato il sito di Ferentino. Vorrei ricordarle signor sindaco che quando fu costruita la Fiat portò benefici in tutta la provincia, operai che venivano da Alatri Anagni, Ferentino, Frosinone, Sora che con la loro intelligenza lavoravano presso lo stabilimento di Cassino e il cui indotto era spalmato sull’intero territorio. Quindi sindaco, di fronte ad una sconfitta del nostro territorio credo che sia giusto comunque ottenere questo risultato. Meglio tornare dal campo con un raccolto modesto che a mani vuote.” Conclude Maraone.

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