Radio Cassino
Cassino (FR) – La villa comunale torna patrimonio dei cittadini con una festa collettiva
Dopo lunga attesa e tante, tantissime polemiche, la Villa Comunale torna ad essere patrimonio di tutta la città. Con la benedizione del Padre Abate di Montecassino, dom Luca Fallica ed il taglio del nastro da parte del sindaco Enzo Salera, nel pomeriggio soleggiato di oggi (l’ultimo rinvio era stato causato dal maltempo di una settimana fa) è partita la prima visita ufficiale dopo il lungo restyling.
Il primo cittadino ha voluto accanto a sé tutta la squadra di assessori e consiglieri, ma erano presenti anche il rettore dell’Unicas Marco Dell’Isola, il presidente del tribunale Lucio Aschettino, il presidente della Banca Popolare del Cassinate, Vincenzo Formisano, ed una folta rappresentanza di Polizia e Carabinieri. Soprattutto, c’erano famiglie, bambini, anziani. Senza di loro, questo enorme giardino pubblico in pieno centro cittadino non avrebbe ragione di esistere.
Al di là dei momenti formali, l’inaugurazione è stata pensata e voluta come una grande festa collettiva: sport, arte grafica, musica, prosa. E impegno sociale. Le associazioni sportive hanno animato gli spazi di gioco, le opere di Alessandro Nardone con la mostra “Per non dimenticare” hanno rievocato i terribili momenti della II guerra mondiale, la Banda Don Bosco Città di Cassino con il M° Marcello Bruni ha creato la giusta atmosfera festosa.
Preziosa la collaborazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Guardia di Finanza, del Centro Universitario Teatrale diretto da Giorgio Mennoia e dell’associazione Red Poppy-Cassino Mia di Pino Valente, con le sue installazioni grafiche.
“Torniamo a godere delle bellezze naturalistiche al centro della città tra verde e acqua – ha sottolineato nel suo saluto il sindaco Salera -. C’è stata una lunga attesa e voglio scusarmi per questo, ma i lavori sono stati complessi dopo aver ottenuto un finanziamento due anni fa. Ci sono alcune cose da completare, è vero, ma i cittadini e soprattutto i bambini, le mamme possono tornare ad usufruire di questa villa”.
“Se ne facessero una ragione i tanti che hanno ostacolato questa realizzazione. Forse non volevano che si riaprisse. Di ostacoli, pericoli e pressioni ne abbiamo avuti tanti, ma oggi questa nostra opera la restituiamo alla città. A bambini, genitori, persone anziane. Grazie a tutti coloro che in questo progetto hanno creduto, lo volevano fortemente e ci hanno lavorato. Ora dobbiamo conservare questo patrimonio naturale, una vera risorsa della città. Facciamolo tutti insieme”.
Davvero numerose le persone che hanno popolato la villa perché curiose di vederne i cambiamenti. Tanti coloro che hanno in qualche modo ‘preso appunti’ rispetto a ciò che già è stato fatto, ma anche a quello che ancora è da perfezionare e migliorare. Con l’auspicio, ovviamente, che avvenga in tempi congrui.
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