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Impianto fotovoltaico, il progetto resta al palo per la burocrazia. La ditta perde oltre 20 milioni di euro

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La società Finance Service Srl in data 21 aprile 2023, aveva presentato al Comune di Bassano Romano una segnalazione certificata di inizio attività per l’avvio di una procedura abilitativa semplificata (“PAS”) volta alla realizzazione di un impianto fotovoltaico denominato “FV SAMBUCO” della potenza di 4620 kW e relative opere di connessione alla Rete di trasmissione nazionale, costituite da una cabina e un elettrodotto.

Tutti gli step

Finance Service S.r.l., ai fini dell’espletamento delle formalità connesse all’avanzamento della procedura amministrativa in questione, aveva conferito mandato con rappresentanza alla società World Service S.r.l.

L’istanza di PAS era stata anche preceduta da una istanza di autorizzazione paesaggistica con procedimento semplificato, come previsto da normativa, presentata da Finance Service S.r.l. al Comune di Bassano Romano in data 19 aprile 2023.

Le integrazioni e la Conferenza dei Servizi

Il Comune, dopo aver chiesto alla società proponente un’integrazione documentale in data 8 maggio 2023, ha rilasciato la verifica di conformità paesaggistica positiva in data 27 giugno 2023. Nell’ambito della PAS, in data 4 luglio 2023 ha poi indetto una conferenza di servizi decisoria da effettuarsi in forma semplificata e in modalità asincrona. Il Comune, quindi, ha assegnato ai soggetti e alle amministrazioni pubbliche coinvolte nella conferenza di servizi un primo termine, fino al 19 luglio 2023, per richiedere chiarimenti o integrazioni documentali, e un secondo termine, fino al 2 ottobre 2023, per rendere le proprie determinazioni.

La Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale (“Sabap”), in data 19 luglio 2023 ha richiesto un’integrazione documentale e in data 2 ottobre 2023 ha trasmesso il parere di propria competenza con prescrizioni, per le quali la Finance Service ha provveduto ad inviare al Comune di Bassano Romano tutte le opportune integrazioni.

Ritardi nelle comunicazioni e problemi per il progetto

Il Comune poi, con la determinazione n. 196 dell’11 giugno 2024, ha concluso positivamente la conferenza di servizi indetta nell’ambito della PAS relativa all’impianto “FV SAMBUCO” ed a rilasciare la P.A.S n°35.

Tale determinazione non è stata comunicata al Mic-Sabap prima della pubblicazione della PAS sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 60 del 25 luglio 2024.

Il Comune in data 6 agosto 2024, ha provveduto a trasmettere a un funzionario della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale, esclusivamente a mezzo posta elettronica ordinaria, copia della determinazione conclusiva della conferenza di servizi n. 196/2024, asserendo di aver già inviato in data 11 giugno 2024 la Determinazione in via ufficiale.

Diversi sono stati i solleciti fatti al Comune di Bassano Romano, anche nella persona del Sindaco Emanuele Maggi, affinché dessero prova dell’invio a mezzo PEC della determina, ma tutti rimasti inascoltati.

La Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale, quindi, in data 2 settembre 2024 ha formulato via pec al Comune di Bassano Romano formale richiesta di trasmissione della determinazione conclusiva della conferenza di servizi svolta nell’ambito della PAS relativa all’impianto “FV SAMBUCO”, con la richiesta di rendere chiarimenti in ordine al superamento delle prescrizioni espresso dalla medesima. Prescrizioni per le quali la Finance Service aveva inviato integrazioni al Comune. 

Il Comune, con la nota prot. n. 11417 dell’11 settembre 2024, ha riscontrato la richiesta della Sabap del 2 settembre 2024 e ha formalmente trasmesso al domicilio digitale della Sabap la determinazione n. 196/2024.

Il Ministero ha proposto ricorso al presidente della Repubblica

Il Mic, ritenendo illegittimo l’operato del Comune di Bassano Romano, ha proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, notificandolo a detto Comune e alle parti controinteressate in data 9 gennaio 2025.

La società Finance Service S.r.l., in data 27 gennaio 2025, ha proposto opposizione, chiedendone la trasposizione in sede giudiziaria. Il Mic ha poi trasposto dinanzi a questo Tribunale il ricorso straordinario opposto da Finance Service S.r.l., mentre il Comune di Bassano è rimasto contumace.

Il Tar con ordinanza n. 2270 del 19 aprile 2025, ha accolto la domanda cautelare della Finance Service S.r.l. di sospensione, fissando l’udienza pubblica del 2 luglio 2025 per la discussione del ricorso nel merito.

La decisione del Tar

Con sentenza n. 16342 del 18 settembre 2025 il Tar del Lazio (sede di Roma) ha accolto il ricorso del Ministero della Cultura ed ha pertanto annullato la Determinazione n. 196 dell’11 giugno 2024, di conclusione positiva della conferenza di servizi ex art. 14 quater, L. n. 241/1990, avente ad oggetto “S.C.I.A. – P.A.S. (segnalazione certificata di inizio attività – procedura abilitativa semplificata) per impianto fotovoltaico “FV SAMBUCO” della potenza di 4620 KW e delle relative opere di connessione”.

Probabili vizi di procedura

Il Tar ha evidenziato che “deve essere annullata la gravata determinazione conclusiva della conferenza di servizi n. 196 dell’11 giugno 2024 e gli atti e provvedimenti successivamente adottati, con regressione della procedura di PAS alla fase antecedente alla adozione della determinazione conclusiva della conferenza di servizi, in ragione delle illegittimità che hanno condotto alla sua adozione e alla sua illegittima mancata comunicazione agli enti e soggetti partecipanti a tale modulo procedimentale di carattere decisorio“. Alla luce di ciò, il procedimento non deve intendersi caducato nel suo complesso, ma deve evidentemente essere riassunto nella fase antecedente l’adozione della Determinazione n. 196 dell’11 giugno 2024, per essere concluso sanando i profili di illegittimità individuati dalla Corte.

Un’ enorme perdita per la ditta e per il territorio

Ciò ha causato una perdita economica ingente e documentabile, che allo stato attuale può essere quantificata in circa EUR 20.154.000,00. Di tale ammanco la società dovrà necessariamente chiedere conto nelle opportune sedi. Danni che vanno ben oltre, essendo che ciò comporta anche mancati incassi per tributi e imposte che il Comune non potrà percepire ( 25.000 €/anno circa). Per non parlare di 10 posti di lavoro fissi e circa 150 durante le fasi di realizzazioni.

Motivi per i quali la Finance Service ha provveduto a mezzo dei propri legali ha invitato e diffidato il Comune a voler riassumere la conferenza di servizi ex art. 14 quater, L. n. 241/1990, secondo quanto disposto dal TAR Lazio, finalizzata alla conclusione del procedimento ed al superamento dei vizi individuati dalla sentenza, di modo tale da consentire alla proponente la realizzazione del proprio progetto.

In ragione dei potenziali profili di danno erariale, è stata trasmessa la segnalazione alla Corte dei Conti competente.

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